Corriere della Sera (Bergamo)

Via al recupero delle ruote Rivivono i mulini

Mozzanica, con il recupero si produrrà anche la corrente per illuminare la roggia

- Pietro Tosca

Ferme da anni, aggredite da ruggine e calcare, le ruote dei mulini di Mozzanica torneranno all’antico splendore. Su una verrà montato un generatore «didattico» che produrrà anche energia elettrica per illuminare l’antica roggia chiamata appunto «dei mulini».

Piccolo borgo d’acqua tra il fiume Serio e le rogge che la circondano, Mozzanica rende onore alle ruote dei suoi mulini. Dopo aver fatto la fortuna del paese per secoli le quattro ruote ancora presenti sulla roggia che dà accesso al centro dall’inizio della settimana sono state impacchett­ate e in tre mesi saranno non solo rimesse a lucido, ma diventeran­no anche uno strumento didattico per le nuove generazion­i mostrando come l’energia meccanica diventa energia elettrica.

La regolazion­e del sistema d’acqua a Mozzanica come in gran parte della Bassa affonda nella storia del paese fin dalla nascita. Le prime tracce documental­i spesso sono legate proprio alla regolazion­e delle rogge, all’accesso all’acqua e agli scontri — quando non vere e proprie guerre — con i borghi confinanti. Anche Mozzanica ebbe la sua parte con Fornovo.

«Nel 1400 i due comuni erano in causa e fu chiamato un giudice da Caravaggio per dirimere la questione — ricorda lo storico Francesco Tadini —. Ancora, nel 1821 i due paesi stipularon­o un contratto che tra l’altro prevedeva che Fornovo un giorno alla settimana lasciasse aperte le paratie installate sul suo naviglio affinché il paese confinante potesse irrigare liberament­e. Acqua che a Mozzanica, oltre che per dissetare i campi e difendere il borgo fortificat­o, serviva ad alimentare 5 mulini. «Proprio nel punto in cui c’è l’accesso al centro storico — spiega il sindaco Giuseppe Fossati — l’acqua fa un salto di un metro e mezzo. Un fatto che è stato sfruttato sin dal Medioevo posizionan­dovi dei mulini che hanno funzionato fino al Dopoguerra. Le mappe più antiche di cui disponiamo risalgono al ‘600 ed i mulini erano già indicati. Andando più indietro, sugli statuti comunali del 1357 si leggono alcune norme erano riservate proprio ai mugnai. Riguardava­no come macinare il grano e i tempi di consegna. Ora rimangono quattro ruote, tutte funzionant­i, e con le pale in acciaio perché sono state costruite nel ‘900».

Le ruote sono di proprietà del Comune grazie alla donazione delle famiglie proprietar­ie che nel 1999 le cedettero al municipio alla cifra simbolica di mille lire.

«Insieme alla torre campanaria sono l’emblema del nonio stro paese — continua il sindaco ». Non sono solo belle, ma rappresent­ano anche il legame con il nostro passato».

Da qui il progetto di restaurarl­e per festeggiar­e il millen- del paese. Il primo documento in cui compare Mozzanica, infatti, risale al 15 luglio del 1018.

Il Comune però ha voluto fare un passo in avanti. «L’idea che ci è venuta è stata quella di farne uno strumento didattico — chiarisce Fossati —. Una delle ruote sarà portata a Valduggia, in provincia di Vercelli, dove le sarà applicato un microgener­atore di energia elettrica con la potenza di circa un chilowatt. Abbiamo trovato l’appoggio del Parco del Serio e dell’azienda Bidachem che copriranno il costo del progetto e del restauro, circa 43mila euro».

Una volta riposizion­ata, la ruota produrrà la corrente necessaria ad alimentare i punti luce che saranno installati sulla roggia.

«Soprattutt­o sarà uno strumento importante per le scuole — conclude il primo cittadino — gli insegnanti potranno spiegare sul campo come dall’energia idraulica nasce quella elettrica».

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