Telecamera in casa per spiare la moglie
Il pianto a scuola di una delle bimbe. Il marito deve stare lontano
La gelosia è diventata un’ossessione. Un marito di 35 anni, della Bassa Bergamasca, ha piazzato una telecamera in casa per spiare la moglie. Lui se n’era già andato quando lei si è accorta. Lo aveva denunciato per botte e insulti, anche davanti alle loro due bambine, e le minacce di morte con un coltello. Ora il gip ha disposto che deve starle lontano.
La gelosia è diventata una vera ossessione che l’ha spinto a cercare di controllare in ogni modo la moglie. Non solo, è l’accusa, l’ha presa a botte, l’ha insultata e le ha puntato un coltello minacciandola di morte. Ha anche nascosto in casa una telecamera. Un atteggiamento sempre più violento e asfissiante che ha terrorizzato la donna, fino a quando non si è decisa a chiedere aiuto ai carabinieri. Ieri è giunto l’alt per il marito, 35 anni, origine campane ma residente da tempo in un comune della Bassa Bergamasca. I militari gli hanno notificato l’ordinanza cautelare emessa dal tribunale di Bergamo: ha il divieto di avvicinamento con qualsiasi mezzo alla moglie e l’obbligo di interrompere ogni forma di comunicazione, anche via mail e con i social network.
Una vita tranquilla, quella dell’uomo, incensurato e con un lavoro regolare, che all’improvviso comincia a franare sotto il dubbio di essere tradito dalla moglie dopo 10 anni di matrimonio. La sua reazione è un’escalation, secondo quanto denunciato dalla moglie e ricostruito dai carabinieri. I litigi diventano sempre più frequenti, le scenate si ripetono anche in luoghi pubblici. Capita così che al ristorante lui inizi a urlare davanti a tutti e, soprattutto, alle due figlie terrorizzate. La donna è costretta a portarle via. Il marito comincia poi a seguirla, quando lei esce per fare la spesa, quando va da un’amica, anche quando si reca al lavoro. Un pressing asfissiante che prosegue anche nel web, sui profili dei social network che lui tiene monitorati continuamente.
Iniziano anche le percosse — è sempre l’accusa —, anche quelle senza risparmiare le scene alle bambine. La donna finisce al Pronto soccorso e viene refertata. Una situazione di tale stress e violenza che miete un’altra vittima: la primogenita che frequenta le elementari. Un giorno, a scuola crolla e in lacrime racconta a un’insegnante tutto il suo dolore e la preoccupazione per la mamma.
A marzo, nonostante il sostegno dei genitori e dei colleghi di lavoro, la donna non resiste più e chiede aiuto in caserma, nel suo comune di residenza. I carabinieri iniziano a raccogliere prove e testimoniane. Il 35enne lascia l’abitazione, ma intanto la moglie scopre che nel tentativo di scoprirla in intimità con l’amante lui aveva nascosto in casa una telecamera. L’apparecchio viene rimosso e consegnato ai militari. La goccia che fa traboccare il vaso è l’ennesima lite in cui lui la minaccia di morte, agitando un coltello da cucina. Scatta la denuncia per maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali aggravate. Il pubblico ministero Davide Palmieri ha ottenuto dal gip Federica Gaudino l’ordinanza con il divieto di avvicinamento e di comunicazione. Nei prossimi giorni il marito verrà sottoposto all’interrogatorio di garanzia.
Sui social L’uomo controllava anche i profili, ora non può comunicare con la donna in nessun modo