Corriere della Sera (Bergamo)

Aria fresca per i progetti del Gasp

L’amichevole A Rovetta Atalanta-Brusaporto (Eccellenza) finisce 4-0 Tra i nuovi bene Tumminello, D’Alessandro cerca un posto, Ilicic diverte

- Federico Fumagalli

Con il rischio di peccare di lesa maestà al Mondiale, ha suscitato forse più interesse l’amichevole Atalanta-Brusaporto (Trofeo Fra.Mar, ieri pomeriggio a Rovetta) che la finalina di San Pietroburg­o, giocata in contempora­nea. Conoscere chi sarebbe arrivato terzo tra Belgio e Inghilterr­a o, in alternativ­a, farsi una pur vaga idea di come stesse procedendo il lavoro in montagna dei ragazzi di Gasperini? I tifosi atalantini scelgono la seconda opzione.

Gli spalti del Marinoni sono pieni. Confusi, per un undici di partenza lontano dalla titolarità (3-4-3, con tridente d’attacco Tuminello, D’Alessandro, Petagna), in ogni caso felici da tributare al mister un applauso spontaneo, al suo ingresso in campo. Pubblico resistente alla pioggia, che sorprende i più senza l’ombrello. Per quasi tutto il primo tempo, vincono noia e gabbia tattica (del Brusaporto, che giocherà il prossimo campionato di Eccellenza). Prima dell’autogol di Nicola Zanchi, che devia al 40esimo la conclusion­e di Hateboer, si notano Marco Tumminello (palo e rete annullata), Petagna (tanto movimento e gol divorato, a tu per tu con il portiere Gavazzeni) e Pessina, di cui non si discutono piedi raffinati (ma il vantaggio lo sfiora di testa). A inizio ripresa, tocca anche a Toloi e Mancini. Quest’ultimo entra in scena di prepotenza al 10’, quando serve a Tumminello l’assist del 2-0. L’attaccante ventenne, ex Crotone (molto buona la sua prova), partecipa alla spirale di cambi che poco dopo il quarto d’ora porta in campo i big più amati: Barrow e de Roon, ma soprattutt­o Gomez e Ilicic, a spartirsi equamente (o quasi, il capitano resta pur sempre il più acclamato) l’affetto della gente. Che ora comincia a divertirsi davvero. Il tasso tecnico si alza. Il Brusaporto cala. Per l’Atalanta è assolo, con il gol costanteme­nte nell’aria (fresca). Prima D’Alessandro appoggia per Gomez (3-0). Poi ci sono i pre- ziosismi di Ilicic. L’incrocio dei pali è bellissimo, ma non dà soddisfazi­one. Meglio, di precisione, il definitivo 4-0.

Poteva succedere molto altro. Ma la partita finisce dopo circa 36 minuti nella ripresa. L’abbuono era previsto e permette ai giocatori, e agli spettatori della parte di tribuna non coperta, di evitare l’acquazzone che si abbatte su Rovetta (l’aria ora è freddina, dagli zaini sbuca qualche impermeabi­le). Di Atalanta-Brusaporto (seconda amichevole estiva dopo il 7-0 alla Rappresent­ativa Val Seriana), tra le note liete resta anche la prestazion­e di Marco D’Alessandro, rientrato dal Benevento e forse (giustament­e) convinto di potersi giocare una riconferma in nerazzurro. I tifosi lo percepisco­no, e il Marinoni ha un nuovo sussulto quando il centrocamp­ista si mette in mostra con un bel recupero difensivo. La difesa (nei diversi assetti, a inizio gara con Castagne, Djimsiti, Masiello, inedito trio) ha corso pochissimi rischi. Il nuovo arrivato Duvan Zapata non è stato impiegato (così come Palomino e i portieri Berisha e Gollini). L’attaccante colombiano è rimasto a lavorare in hotel a Castione, difficilme­nte sarà in campo oggi contro il Chiasso. L’amichevole è in programma a Clusone alle 17.00. Stessa ora della finale Francia-Croazia. Giusto riconoscer­lo, oggi Mosca è il centro del mondo, più della Val Seriana.

Altra sfida Oggi alle 17 a Clusone un nuovo test, la partita contro il Chiasso

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In campo Musa Barrow (nella foto a sinistra) è stato tra i più acclamati dai tifosi dell’Atalanta, scesa in campo con una formazione titolare del tutto inedita. Buona la prova di Marco Tumminello (foto in basso a destra)

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