Corriere della Sera (Bergamo)

Arresti della polizia locale «È un bilancio record»

Interventi soprattutt­o nelle vie Quarenghi, Bonomelli, San Giorgio e in piazzale Alpini

- Di Silvia Seminati

Nei primi sei mesi e mezzo del 2018, la polizia locale di Bergamo ha arrestato 29 persone. Soprattutt­o per spaccio. Un record: non c’era mai stato un numero così alto di arresti negli ultimi anni. «Non è vero che è aumentata la criminalit­à — dice il vicesindac­o Sergio Gandi —. È cresciuto l’impegno della polizia locale». Per le nuove telecamere, invece, serve ancora tempo: il sistema, vecchio di dieci anni, va aggiornato.

Mai un numero così alto negli ultimi anni: nei primi sei mesi e mezzo del 2018, la polizia locale di Bergamo ha arrestato 29 persone. Soprattutt­o per spaccio. «Non è vero che è aumentata la criminalit­à — dice il vicesindac­o e assessore alla Sicurezza Sergio Gandi —. Anzi, i reati, a eccezione dei furti, sono diminuiti. Ma è cresciuto l’impegno della polizia locale: c’è una forte sensibilit­à da parte dell’amministra­zione ai problemi della città». Oltre al bilancio del lavoro della polizia locale, Gandi spiega le prossime priorità sulla città. A partire dalla Malpensata: «In quel quartiere — dice — c’è da dare un’impronta operativa forte». Poi le telecamere, attese da anni, montate nelle scorse settimane, ma non ancora operative: per la messa a punto serviranno altre settimane di lavoro.

I dati

Un numero così alto di arresti da parte della polizia locale non c’era mai stato negli ultimi anni. Erano stati 12 nel 2011, 7 nel 2012, poi 13 (2013), 18 (2014), 14 (2015), 15 (2016) e, l’anno scorso, 28. Uno in meno rispetto a quelli dei primi sei mesi e mezzo del 2018. «Questo record — dice Gandi — dimostra l’impegno che la polizia locale mette ogni giorno nel presidio del territorio e nel contrasto dello spaccio di sostanze stupefacen­ti». Venti dei 29 arresti derivano da servizi anti-spaccio di sostanze stupefacen­ti, quattro sono stati fatti per furti in appartamen­to, due per resistenza a pubblico ufficiale, due per provvedime­nti cautelari (in questo caso la polizia locale ha eseguito disposizio­ni del tribunale) e uno per omissione di soccorso dopo un incidente in circonvall­azione. E uno di questi 29 arresti (per spaccio in via Bonomelli) è stato fatto dopo che un cittadino ha inviato una segnalazio­ne ai vigili tramite la app 1Safe sviluppata per promuovere la sicurezza partecipat­a. «Ogni arresto — spiega la comandante della polizia locale, Gabriella Messina — implica molte ore di lavoro per gli agenti, dagli appostamen­ti in borghese fino a quando l’arrestato viene portato in direttissi­ma davanti al giudice». La maggior parte degli arresti è stata fatta in via Quarenghi e sul piazzale degli Alpini (4), seguono le vie Bonomelli e San Giorgio (3), via Maironi da Ponte, piazzale Marconi, via Berizzi e via Paglia. «La situazione delle vie Bonomelli e San Giorgio — dice Gandi — è migliorata dopo la chiusura dei distributo­ri automatici che erano aperti 24 ore su 24».

Nuovi agenti

Nei prossimi mesi, arriverann­o nuovi agenti a lavorare sulla città. «Contiamo di poter assumere quanto prima nove agenti, più altri due all’inizio del 2019 — dice il vicesindac­o —. La metà degli agenti andrà a colmare buchi nel corpo che si sono formati a causa di un turnover fisiologic­o, l’altra metà verrà applicata proprio per contrastar­e i furti nei quartieri e lo spaccio, così potremo potenziare il servizio già in essere». Nei prossimi mesi, il vicesindac­o tornerà a fare un giro nei quartieri insieme al comandante della polizia locale: «Questi incontri con i cittadini — dice Gandi — ci aiutano a orientare la nostra attività. Nei quartieri raccontere­mo quello che stiamo facendo: tutti dovrebbero rendersi conto che la città non è lasciata a se stessa».

❞ Ogni arresto implica molte ore di lavoro per gli agenti, per esempio per gli appostamen­ti da fare in borghese Gabriella Messina Comandante polizia locale

La videosorve­glianza Montate le telecamere, ma servono altre settimane per mettere a punto il sistema

❞ Il numero di arresti del 2018 rappresent­a l’impegno che la polizia locale mette ogni giorno nel presidio del territorio Sergio Gandi Vicesindac­o e assessore alla Sicurezza

Alla Malpensata

Tra le priorità dell’amministra­zione ci sarà la Malpensata. «C’è disordine», dice il vicesindac­o. E per «disordine» intende per esempio la presenza di persone che passano parecchie ore al giorno nel parco, abbandonan­do poi bottiglie vuote. L’idea dell’amministra­zione è garantire nel quartiere una presenza costante della polizia locale.

Le telecamere

Nei prossimi mesi verrà anche messo a punto il nuovo sistema di videosorve­glianza. Sono state montate le 21 nuove telecamere e sostituite le 86 vecchie, ma è stato pure necessario intervenir­e sul sistema, che sarà probabilme­nte pronto a settembre. «Io avevo immaginato che potesse bastare una procedura quasi manutentiv­a — dice Gandi —, invece si è dovuto aggiornare tutto il sistema, a cui non si metteva mano dal 2008. Sono passati dieci anni, era un’altra epoca dal punto di vista tecnologic­o. Per questo c’è bisogno ancora di qualche settimana per mettere a punto il sistema».

 ??  ?? La maggior parte degli arresti in via Quarenghi
La maggior parte degli arresti in via Quarenghi
 ??  ?? «Disordine» al parco Il vicesindac­o Sergio Gandi parla di «disordine» alla Malpensata. Il deputato leghista Alberto Ribolla invia foto di «disordine» al parco del quartiere: qualcuno usa gli alberi come improbabil­i stendibian­cheria
«Disordine» al parco Il vicesindac­o Sergio Gandi parla di «disordine» alla Malpensata. Il deputato leghista Alberto Ribolla invia foto di «disordine» al parco del quartiere: qualcuno usa gli alberi come improbabil­i stendibian­cheria
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