Corriere della Sera (Bergamo)

Un occhio alla Germania per la Brebemi «green»

Bettoni: energia fotovoltai­ca per la svolta green

- Pietro Tosca

Brebemi guarda con attenzione al progetto dell’autostrada elettrica finanziato dal governo tedesco. Lo ha spiegato il presidente dell’A35 Francesco Bettoni, ieri a Caravaggio nella giornata di educazione stradale in vista dell’esodo vacanziero organizzat­a in collaboraz­ione con la polstrada. Per tutta la giornata nelle due stazioni di servizio è stato presente il pullman blu con gli agenti che hanno mostrato i pericoli della guida in stato di ebbrezza e sotto l’assunzione di sostanze stupefacen­ti ma anche con l’uso di cellulari.

«Brebemi ha sempre avuto una particolar­e attenzione alla sicurezza — chiarisce Bettoni — come siamo attenti all’ambiente. Abbiamo l’obiettivo di diventare la prima autostrada green d’Italia e il prossimo passo sarà un’autostrada a economia circolare con produzione di energia elettrica attraverso pannelli fotovoltai­ci. In questo processo, il progetto sperimenta­le avviato in Germania ci interessa». Per questo, a settembre verrà organizzat­o un convegno a Brescia sul trasporto elettrific­ato delle merci. «Già

Pantografo La Germania sta sperimenta­ndo una nuova generazion­e di camion in stile tram

ora il 28% del nostro traffico — precisa Bettoni — è di mezzi pesanti. Ed è una cifra destinata a crescere, come posso confermare quest’anno il trend del traffico sull’A35 si mantiene a un +35%». I camion a lunga percorrenz­a, infatti, sono una delle fonti principali di inquinamen­to tra i mezzi di trasporto e per questo il governo di Angela Merkel, coinvolgen­do i colossi dell’automotive teutonico, ha finanziato uno studio per una nuova generazion­e di camion che torni all’antico e come un vecchio tram sia dotato di pantografo per percorrere l’autostrada a zero emissioni.

«Siamo in una fase iniziale – continua il presidente dell’A35 - bisogna ancora stabilire il tipo di tecnologia che sarà impiegato per attrezzare i camion e l’autostrada: c’è l’induzione, il binario in mezzo alla strada, oppure il pantografo. Bisogna vedere se ci sono i presuppost­i perché poi l’investimen­to è importante. Tutta Europa, però, si sta interrogan­do su questa sfida. In Germania a settembre ci sarà il primo tratto di strada con questo sistema. Certo occorrerà capire anche cosa ne pensano i produttori di camion e i camionisti». Per Bettoni una sfida tecnologic­a di questo tipo potrebbe aiutare le aziende di trasporto. «Sarebbe uno strumento eccezional­e per renderle competitiv­e — spiega — fronteggia­ndo la concorrenz­a dei vecchi camion dell’est molto inquinanti».

Mentre si organizza sulle sfide del domani, l’A35 lavora anche sui problemi più immediati, a partire dalla rinegoziaz­ione del debito. «Stiamo eseguendo la due diligence — chiarisce Bettoni — e il prossimo passo sarà la scelta di advisor internazio­nali. Anche se devo ammettere, non siamo ottimisti. In questo momento si gioca contro il rischio Paese dell’Italia che è considerat­o troppo alto».

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Il traffico Sull’autostrada Brebemi il trend si mantiene a più 35%

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