Orio, sciopero revocato
I controllori di volo, anche di Orio al Serio, avevano indetto uno sciopero per sabato. Il motivo della protesta era il nuovo contratto di lavoro. Sciopero revocato grazie all’accordo firmato al ministero dei Trasporti che prevede il rinnovo della parte economica.
In attesa di sapere cosa faranno i dipendenti di Ryanair il 25 luglio, un sospiro di sollievo arriva per i vacanzieri che hanno prenotato un volo per sabato 21. È stato infatti cancellato lo sciopero dei controllori di volo previsto per quel giorno.
Tra scioperi locali o nazionali di varie sigle sindacali, i dipendenti di Enav avrebbero spento le luci nelle torri di controllo negli scali di Orio, Fiumicino, Ciampino, Linate, Malpensa, Venezia, Padova, Brindisi, Catania, Cagliari, Palermo, Reggio Calabria e Lamezia Terme. E questo in uno dei fine settimana da bollino rosso per partenze e arrivi. Per questo si stava tentando da tempo di scongiurare la protesta. Infine sindacati e azienda si sono incontrati al ministero dei Trasporti e al termine dell’incontro è stato siglato un accordo per il rinnovo della parte economica del contratto dei controllori e del personale amministrativo con aumenti medi sia sulle voci fisse sia su quelle variabili della retribuzione. L’accordo prevede anche 80 assunzioni nei servizi di navigazione aerea di Enav per il biennio 2018-2019. È stato quindi subito dopo revocato lo sciopero del 21 luglio. Per quel giorno sono comunque previste le astensioni dal lavoro del personale delle compagnie aeree Vueling e Blue Panorama.
La più preoccupata per lo sciopero era proprio Ryanair, che ieri in una nota ufficiale ha chiesto provvedimenti contro i controllori di volo di Francia, Germania, Gran Bretagna e Grecia, che scioperando lunedì hanno causato ritardi su 360 dei voli della compagnia irlandese.
Questo in attesa della protesta che riguarderà proprio il personale Ryanair di Italia (il 25 luglio), Belgio, Spagna e Portogallo (25 e 26) e che rischia di fermare 400 aerei sulle piste italiane. Sulla protesta potrebbe però intervenire la Commissione di garanzia sugli scioperi per la possibile mancanza della distanza minima tra l’astensione dal lavoro del 21 luglio e quella del 25.