Corriere della Sera (Bergamo)

Covo, protesta contro la tassa per gli stranieri

Maxi tassa sugli stranieri Covo resiste, ma è scontro

- Tosca

Sit-in a Covo contro i 210 euro chiesti dal Comune ai residenti extracomun­itari per rilasciare il certificat­o di idoneità alloggiati­va. È previsto dalla legge Bossi-Fini ma altrove è al massimo di 50 euro. A Covo, inoltre, l’affittuari­o deve presentare attestazio­ni di conformità degli impianti idraulico ed elettrico. Il comitato: «Sono tra i 300 e i 400 euro e dura solo tre mesi». Ma il sindaco: «Sono i costi sostenuti dal Comune».

È scontro a Covo sui 210 euro chiesti dal Comune ai residenti extracomun­itari per il certificat­o di idoneità alloggiati­va. Una «tassa scaccia poveri» e discrimina­toria per l’Unione inquilini che ieri ha tenuto un sit-in sotto il municipio cui ha preso parte il consiglier­e di minoranza Alvaro Bellicini. «In paese è nato un comitato di stranieri da cui è partita la richiesta di eliminare quest’ingiustizi­a — chiarisce Maurizio Mazzucchet­ti del sindacato degli inquilini —. La prima discrimina­zione è il costo del certificat­o che il sindaco a inizio mandato ha portato da 50 a 210 euro. Nel circondari­o è addirittur­a più basso di 50 euro».

Il certificat­o di idoneità dell’alloggio è stato introdotto dalla legge Bossi-Fini per evitare l’affitto di case fatiscenti ed è indispensa­bile per richiedere il permesso di soggiorno. A Covo, l’affittuari­o deve anche presentare attestazio­ni di conformità degli impianto rilasciate da idraulico ed elettricis­ta. «Si tratta di un costo importante — sostiene Muhamed Asif, presidente del comitato – che può arrivare fino a 400 euro. In più il Comune ha previsto una validità di soli tre mesi e quindi vanno rifatti spesso».

«È una situazione discrimina­toria come quella che si era verificata 4 anni fa a Bolgare e Telgate — riprende Mazzucchel­li —. Allora il tribunale obbligò i sindaci (leghisti, ndr) a riportare il costo del certificat­o ai livelli originari e restituend­o ai cittadini la differenza versata. Siamo aperti al dialogo con l’amministra­i zione di Covo ma aspettiamo risposte».

Non arretra il sindaco Andrea Capelletti (anche lui della Lega). «La nostra non è un’ordinanza fotocopia di quelle di Telgate — spiega —, 210 euro del certificat­o di idoneità non sono una cifra astratta, ma commisurat­a al reale costo che il Comune sostiene. Non discrimino i cittadini, anzi li ascolto. Da loro è emerso che il regolament­o in alcuni casi può essere migliorato. Su questo c’è la nostra disponibil­ità. Se invece qualcuno vuole far politica e piantare la sua bandierina rossa su Covo, sbaglia di grosso». Nelle sentenze che bocciarono i provvedime­nti di Telgate e Bolgare il giudice già nel 2014 considerò priva di fondamento la tesi che il costo della pratica per il Comune possa giustifica­re i maxi aumenti del certificat­o, perché è tra i compiti per cui i dipendenti comunali sono pagati.

❞ La nostra ordinanza è diversa da quella di Telgate, i 210 euro sono calcolati sul costo sostenuto Andrea Capelletti sindaco

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Il sit-in L’Unione inquilini con alcuni cittadini stranieri hanno protestato ieri mattina davanti al Comune: «Così ci discrimina­no»
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