Corriere della Sera (Bergamo)

Il re dei giocolieri ricavò la palestra nella torretta

- Di Daniela Morandi

Una storia centenaria scolpita sulle facciate degli edifici cittadini. Ai volti di uomini e donne che osservano silenti il susseguirs­i di fatti storici, dai frontespiz­i della case, Marcella Cattaneo e Tosca Rossi hanno dato voce in «Bergamo scolpita. Centro piacentini­ano e Borghi». Secondo volume della collana edita Grafica & Arte, con foto di Maurizio Grisa, prosegue il racconto del primo tomo, dedicato a Città Alta e i Colli. La narrazione si svolge in un percorso

Ogni anno giocolieri, circensi e artisti di strada arrivano da tutto il mondo per rendere omaggio alla tomba di Enrico Rastelli, raffigurat­o in una statua con l’immancabil­e pallone in equilibrio sul dito. Figlio d’arte, nato in Russia, a Samara, nel 1896 e morto a Bergamo nel 1931, è tra i più importanti personaggi della storia della giocoleria. Sin da bimbo conobbe le ferree regole del mestiere: i genitori lo facevano dormire su un letto sospeso in aria, sostenuto da corde, per addestrarn­e il corpo a mantenere l’equilibrio anche nel sonno. Il successo per lui arrivò nel 1922 sulle assi dell’Alhambra di Parigi. Rastelli nel 1917 sposò Henriette Price da cui ebbe tre figli. Per loro, nel 1930, fece costruire la villa in via Garibaldi, al civico 9. Qui amava riposarsi tra una tournée e l’altra. La torretta era stata trasformat­a da Rastelli in atelier, dove si esercitava con gli attrezzi di scena. «Durante le permanenze a Bergamo, Rastelli non rinunciò mai agli estenuanti allenament­i quotidiani tenuti nel vicino Teatro Duse, quello stesso in cui si esibì per la prima volta nel 1931», scrivono le autrici Marcella Cattaneo e Tosca Rossi.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy