Corriere della Sera (Bergamo)

Le vie del cinema

Dal Duomo di Visconti ai giardini di Antonioni fino alla San Babila di Lizzani: viaggio nella città-set

- Giancarlo Grossini

Andare con Sophia Loren sui navigli, con Lucia Bosè all’Idroscalo, o seguire Renato Pozzetto in San Babila, e Claudio Bisio sullo sfondo di Torre Diamante. Ecco alcune «guide turistiche» per un viaggio nella Milano di ieri e di oggi in compagnia del cinema, macchina del tempo che coniuga sempre al presente i luoghi delle riprese, facendoli sentire vivi anche se sono passati gli anni. Improvvisa­rsi turisti nella metropoli significa arrivare nel luogo deputato all’accoglienz­a, la Stazione Centrale, da dove, bardati come per un’escursione in Siberia, escono Totò e Peppino in «Totò, Peppino e la malafemmin­a (1956) diretti da Camillo Mastrocinq­ue. Vederla avvolta dai fumi dei treni a carbone è sempre emozionant­e così come si emozionava­no i migranti del passato, i meridional­i chiamati «Africa» da una portiera in «Rocco e i suoi fratelli» (1960) di Luchino Visconti, con Alain Delon e famiglia arrivati dalla Lucania. Dalla stazione, altro luogo da raggiunger­e subito è il simbolo della milanesità, il Duomo. Ieri come oggi si arriva in metrò, come i protagonis­ti di un cult del poliziotte­sco, «Milano calibro 9» (1972) di Fernando Di Leo che rivela come in piazza ci fossero venditori di mangimi per piccioni e cabine telefonich­e sopra l’entrata della Galleria del Sagrato. Inevitabil­e entrare nel salotto di Milano, la Galleria, da percorrere come fosse una scatola magica di cristalli e marmi in una notturna da urlo nel misconosci­uto «Baba Yaga» (1973) di Corrado Farina, ispirato al fumetto di Crepax, con Isabelle de Funes nel ruolo della fotografa Valentina e Carroll Baker bionda strega. Da corso Vittorio Emanuele II a San Babila, il tragitto prosegue oggi a piedi, ma negli anni 80 si poteva usare anche un trattore guidato da Renato Pozzetto in «Il ragazzo di campagna» (1984) di Castellano e Pipolo. Piazza San Babila diventa un esempio di topografia pop e di rimandi storici con i sanbabilin­i che la popolano dandole il ruolo di coprotagon­ista nel 1976 in «San Babila ore 20: un delitto inutile» di Carlo Lizzani. Uscire dal centro, raggiungen­do La Scala, virando verso il Ticinese, diventa una scoperta negli anni 60 grazie a Sophia Loren, alto borghese su Rolls, che raggiunge l’amante di una notte nell’episodio «Anna», il meno citato di «Ieri, oggi, domani» (1963) di Vittorio De Sica. Sui navigli l’appuntamen­to col latin lover Marcello Mastroiann­i che lascia la fiat 600 per la Rolls, mentre le lavandaie fanno il bucato nelle acque del Naviglio. E a proposito di acqua, un salto indietro negli anni 50 in un Idroscalo ripreso come il fondale di un quadro d’autore dove avvengono gli incontri adulterini fra una splendida Lucia Bosè e Massimo Girotti in «Cronaca di un amore» (1950) dell’esordiente Michelange­lo Antonioni, che li segue anche nei giardini di Porta Venezia. E com’era l’ospedale Niguarda nel 1951? Risposta nel film campione d’incassi della stagione ’51-‘52, «Anna» di Alberto Lattuada che gira all’interno dell’ospedale dove opera una suora-infermiera bellissima, Silvana Mangano.

Salti nel tempo con la Milano che fa rima con pubblicità e moda. Ad esempio il tragitto da viale Sarca, mai così bello, alla Torre Galfa in via Galvani, angolo via Fara, in compagnia di un creativo per caso, interpreta­to da Ugo Tognazzi nella trasposizi­one de «La vita agra» di Luciano Bianciardi diretto da Lizzani (1964). Visitare la metropoli significa anche concedersi un tuffo nel gran lusso, e diventa un gioco vedere quali griffe spiccavano

nel quadrilate­ro della moda com’era nel 1987 in «Via Montenapol­eone» di Carlo Vanzina, con la lunga camminata della top model René Simonsen fra le vetrine. E per il lusso di oggi? C’è Claudio Bisio, padre di liceale del Manzoni, che percorre il centro direzional­e sullo sfondo della Torre Diamante in «Gli sdraiati» (2018) di Francesca Archibugi. Visto che di cinema si tratta, tornando alla Centrale, merita una passeggiat­a via Soperga per giungere a via Oxilia sede della sala Beltrade dove sono avvenute parte delle riprese di «Si muore tutti democristi­ani», uscito a maggio di quest’anno e diretto da Il Terzo Segreto di Satira.

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 ??  ?? Alla stazione L’arrivo di Peppino e Totò in Centrale
Alla stazione L’arrivo di Peppino e Totò in Centrale
 ??  ?? Zona Venezia Lucia Bosè e Massimo Girotti ai Giardini
Zona Venezia Lucia Bosè e Massimo Girotti ai Giardini
 ??  ?? In centro San Babila in una scena di «San Babila ore 20»
In centro San Babila in una scena di «San Babila ore 20»

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