Corriere della Sera (Bergamo)

Con Morby attraverso l’America

Il cantautore texano porta stasera alla Triennale le canzoni di una vita «on the road»

- Paolo Carnevale

È un viaggio onirico nell’America dei contrasti, tra grattaciel­i e motel abbandonat­i, tra highway trafficate e strade impolverat­e, quello intrapreso, con il più classico stile da folksinger con il cappello in testa, da Kevin Morby, nel suo ultimo album «City Music», disco che celebra l’estasi della vita on the road. «È una raccolta di dieci canzoni», spiega, «ispirata alla mia esperienza metropolit­ana negli States. È un sogno febbricita­nte, una lettera d’amore dedicata a quelle città di cui non posso liberarmi e sono tutte dentro di me». Un omaggio a tutti quei luoghi che hanno segnato i trent’anni di vita del cantautore texano: Detroit, Tulsa, Oklahoma City, Kansas City, Nashville, passando per New York e Los Angeles.

Tutte tappe necessarie nel viaggio continuo di questo artista errabondo. Prima bassista nei Woods, poi frontman dei The Babies e infine, nel 2013, l’inizio della carriera solista che, dopo soli tre album, lo pone tra gli interpreti più ispirati e autentici della scena folk e indie contempora­nea, Morby, nel suo girovagare per il mondo, si ferma stasera al Giardino della Triennale (viale Alemagna 6, ore 21, e 28,75), per il «Tri.P Music Festival». Nato e cresciuto a Lubbock, città texana nel nord ovest del Lone Star State, prima di trasferirs­i a 17 anni a Brooklyn per seguire la sua vocazione musicale, il songwriter statuniten­se ha abbracciat­o il nuovo filone del cantautora­to a stelle e strisce, seguendo lo spirito dell’ultima fase del rock di Seattle dopo gli anni della sbornia grunge. Un urban-folk psichedeli­co dagli antichi sapori folk, ma aperto a nuove contaminaz­ioni, con l’uso dilagante del low-fi, del racconto sofferto e cantato con voce baritonale. Un coast to coast musicale che taglia in due gli Stati Uniti e che passa dalla solitudine del deserto al caos urbano. I fantasmi di Bob Dylan (soprattutt­o in «Aboard my train») e Lou Reed (in «Pearly gates» e «Cry Baby») aleggiano ovunque. Sempre in tema di tributi c’è quello ai Germs, di cui propone un cover scarnifica­ta della struggente ballad «Caught in my eye».

 ??  ?? Folk urbano Qui sopra Kevin Morby, 30 anni. Il suo nuovo album si intitola «City Music»
Folk urbano Qui sopra Kevin Morby, 30 anni. Il suo nuovo album si intitola «City Music»

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy