Magnolie, il caso torna in giunta
Il sindaco Gori ha ascoltato le proteste dei residenti a Santa Lucia.
La protesta cresce, la giunta comunale (con gli assessori alla Riqualificazione Urbana e al Verde Francesco Valesini e Leyla Ciagà) è piuttosto stupita, perché nel quartiere c’è stato, secondo gli amministratori, un percorso informativo e di coinvolgimento sul progetto. E allora il sindaco Giorgio Gori decide di andare a scoprire di persona cosa succede a Santa Lucia, dove parecchi residenti protestano contro il progetto che prevede una sorta di piazza all’incrocio tra via Statuto e XXIV maggio, ma anche il taglio di sei magnolie grandiflora, che saranno sostituite da altrettanti faggi. Nelle ultime settimane, sul tronco degli alberi, sono comparsi addirittura manifesti funebri. E nel pomeriggio di ieri il sindaco, con l’assessore Ciagà e il consigliere comunale Ezio Deligios, si sono trovati attorno parecchie persone. Qualche attimo di tensione non è mancato con una delle pasionarie della protesta, Stella Cavazzana. «Mi sembra che se ne freghino di tutto», dice lei. «No, siamo andati proprio a capire cosa accade». In molti hanno voluto dire la loro e il sindaco ha parlato anche con un professionista importante, ben noto in città. È l’ingegnere Gherardo Noris, titolare di una nota impresa edile, di casa nel quartiere, nonché presidente dell’Ubi Goggi, il club sciistico in cui è cresciuta Sofia Goggia. «Ho ringraziato il Comune per l’impegno profuso, insieme ad altri enti, per portare alla riqualificazione dell’area dell’ex ospedale — ha dichiarato —. Ma mi sono anche permesso di dire che quelle piante vanno rispettate, hanno un certo valore affettivo per il quartiere e il suo arredo urbano». «In molti ne sfruttano l’ombra — aggiunge Cavazzana —, contano come luogo di ritrovo per molti anziani e non solo». Il progetto però è esecutivo e dovrebbe scattare da settembre. Ma il sindaco fa sapere che comunque il tema verrà portato in giunta, anche se il tempo stringe.