Corriere della Sera (Bergamo)

Voli saltati per lo sciopero Esposti contro Ryanair

Associazio­ni dei consumator­i scatenate. Rimborsi mancati, un solo sportello: proteste

- Di Tommaso Accomanno

Sciopero Ryanair: dopo i 42 voli cancellati mercoledì, ieri sono stati annullati soltanto i 6 decolli già annunciati. Ma con la lunga coda che si è formata davanti all’unico sportello «abilitato» per le richieste di rimborso arrivano anche gli esposti.

Il secondo giorno di sciopero del personale Ryanair è stato meno pesante per i viaggiator­i in partenza e in arrivo a Orio al Serio. Se mercoledì erano stati cancellati 42 decolli, ieri i 94 voli previsti della compagnia irlandese, ad esclusione dei sei rimossi con preavviso la settimana scorsa, hanno viaggiato «senza creare problemi, economici e di organizzaz­ione, ai passeggeri». Lo comunica Sacbo, la società che gestisce il Caravaggio. In compenso, i 70 mila rimasti a terra mercoledì si sono ritrovati in coda allo sportello numero 6, l’unico su 7 disponibil­e per chiedere il rimborso del biglietto.

Fra gli altri, c’è Federica, 23 anni, di Milano, che l’altro ieri era in Finlandia: «Dovevo assolutame­nte tornare oggi qui a Bergamo e ho comprato un altro biglietto pagandolo 1.200 euro con Lufthansa. E l’ho fatto perché potevo permetterm­elo. Dei 180 che dovevano partire molti sono rimasti là. Qui — dice di fronte allo sportello — mi hanno dato un link, che già avevo, per caricare i documenti, assurdo. Devo andare a Dublino per ottenere qualcosa?».

Poco più in là otto ragazzi di Lecco dovevano partire mercoledì alle 14.30 con il volo per Malta per il viaggio della maturità dopo cinque anni di liceo scientific­o. «Abbiamo dormito in hotel, spesati, e ci avevano detto che ci avrebbero fatto salire su altri voli oggi, ma non c’era posto per tutti e solo due di noi, su 10, sono partiti — raccontano Marco Pozzi e Nicolò Paindelli, entrambi diciottenn­i —. Ora l’opzione è che la vacanza salti. Dovremmo tornare il 3 agosto e già due giorni sono passati». «Oppure — si inserisce Luca Melesi, 19 anni, insieme a Francesco Sandretti suo coviaggio etaneo e amico — dovremmo pagare dai 350 ai 500 euro, dare le fatture e sperare in un rimborso. Come facciamo?».

Giovani e disperati sono anche i francesi Daniel Ortiz, 21 anni e la fidanzata Thais Bardisbani­an, 18: «Abbiamo dormito per terra e non abbiamo soldi per comprare un nuovo biglietto per Malta». Il a Lourdes è saltato per Davide Gramazio e Nicola Melchionna, 49 e 63 anni, di Benevento, che ieri sera sono ripartiti per Napoli con un altro aereo pagato da Ryanair: «Ci finiscono le ferie e dobbiamo rientrare, avevamo i giorni contati per andare a Lourdes. Faremo causa, come già successo in passato».

Sulla compagnia, che anche ieri ha ribadito attraverso il direttore marketing che «non pagherà le compensazi­oni», si sono scagliati Altroconsu­mo e il Codacons per la questione dei rimborsi. «Siamo pronti a difendere i diritti delle centinaia di passeggeri che si sono rivolti a noi, nelle opportune sedi legali», precisa Ivo Tarantino, responsabi­le relazioni esterne dell’associazio­ne. Codacons, ieri, attraverso i suoi legali, ha presentato denuncia per truffa e frode in commercio alle procure di Bergamo e Milano, appellando­si al Regolament­o CE (261/2004) che prevede «risarcimen­ti da 250 a 600 euro a passeggeri in caso di ritardi superiori alle 3 ore di cancellazi­oni dei voli». «Un diritto — spiega il Codacons — che la Corte di giustizia europea ha stabilito si applichi anche in caso di sciopero del personale. Per tale motivo la decisione di Ryanair di non concedere la compensazi­one pecuniaria prevista dalla normativa appare un illecito».

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