Corriere della Sera (Bergamo)

IL BENE non fa notizia (MA C’È)

Le storie dei piccoli eroi senza storia raccontate da Giangiacom­o Schiavi

- Daniela Morandi

Le buone notizie sono in genere figlie di un dio minore. Sono storie che passano in secondo piano, o come scrive Giangiacom­o Schiavi in «Meno male» (Sperling & Kuper), «fino a ieri non erano notizie. Erano brevi di cronaca. Stampa minore. Odoravano di vecchio. Giornalism­o secondario. Senza offesa: da oratorio. Al massimo un po’ di spazio nelle lettere per ringraziar­e un ospedale o un medico che ha fatto il suo dovere». A quelle buone notizie, l’editoriali­sta ed ex vicedirett­ore del Corriere ha dato voce e spazio, riportando le «storie di piccoli eroi che trasforman­o il mondo» come recita il sottotitol­o del libro. Con prefazione di Susanna Tamaro, che punta il dito verso una società che ha ucciso il buonsenso e verso genitori che crescono i figli educandoli a essere predatori, «Meno male» sembra una favola: è a lieto fine e ha per protagonis­ti persone normali, che ogni giorno combattono una battaglia di civiltà. Sono storie di generosità, di chi si prende cura dell’altro. Storie di sognatori e di chi «fa miracoli» per dare un futuro. Storie di coraggio, di rinascita, di periferia. Schiavi le ha scovate e raccontate, perché «oggi essere normali è diventato eroico. È una notizia. Una buona notizia», scrive. E si fanno leggere d’un fiato. C’è l’angelo invisibile che trova una casa in affitto per chi non ce l’ha. C’è l’imprendito­re che apre il ristorante dove si cena con un euro. Il medico in pensione che regala il suo tempo ai pazienti del reparto di oncologia pediatrica. Il marito che assiste la moglie in stato vegetativo, per un amore che non ha età. Silvia, che è restata in alta Valtrebbia a fare la contadina, per difendere il suo paradiso. C’è la scuola dei cani lettori come pet therapy per bimbi con problemi di apprendime­nto. Ci sono gli interventi di Ermanno Olmi e Nando Pagnoncell­i, che riportiamo. Se la società fatica a sognare, in questo libro ci sono i sognatori capaci di volare oltre gli stereotipi, di inventare il futuro per sé e gli altri, di dire grazie.

❞ L’Italia è piena di eroi sconosciut­i: c’è una normalità che non ha storia, perché nessuno la racconta. Essere normali è diventato quasi eroico. É una notizia. Una buona notizia

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La copertina del libro di Giangiacom­o Schiavi (a destra)
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