Corriere della Sera (Bergamo)

Modelle gabbate: quelle false promesse

«Mille euro per cinque giorni». Adiconsum: ma i soldi dovevano versarli loro

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«Mille euro per cinque giorni di lavoro»: era la promessa che hanno letto on line molte aspiranti modelle, che si sono subito presentate all’agenzia. Ma, è la denuncia di Adiconsum, si sono sentite chiedere 500 euro per partecipar­e a corsi in cui imparare a posare e alla fine altri 500 per un book fotografic­o. Tutto in regola, invece, secondo l’agenzia: «Erano regolari corsi di formazione per chi non ha mai fatto la modella, non garantivam­o il lavoro».

La proposta era allettante: qualche giorno da modella, mettersi in posa per realizzare dei cartonati e portare a casa un assegno sostanzios­o. La realtà si è rivelata diversa: l’assegno hanno dovuto versarlo le ragazze in cambio di un corso per imparare a posare. Tutto in regola, secondo l’agenzia: nessuno è stato costretto e le condizioni erano chiare anche sul contratto. Non è così invece per alcune delle ragazze, che si sono rivolte all’Adiconsum per raccontare la loro storia.

«Stiamo ricevendo una serie di telefonate da parte di una cinquantin­a di ragazze che non hanno avuto alcun lavoro — accusa Mina Busi, presidente di Adiconsum Bergamo —. Non è la prima volta che assistiamo a tali contratti che approfitta­no della necessità e della voglia di lavorare delle ragazze, illudendol­e di trovare un lavoro. Promesse uguali a ognuna senza la possibilit­à di realizzarl­e».

«Ho letto l’articolo su un giornale on line, che parlava di mille euro per cinque giorni di lavoro come modella per dei cartonati e ho pensato che potesse essere un’occasione per guadagnare qualcosa — racconta la ragazza da cui sono partire le segnalazio­ni —. Invece all’agenzia mi hanno detto che prima dovevo imparare a fare la modella, e ho dovuto pagare 500 euro per frequentar­e un corso che è andato avanti per diversi mesi, e mi spiegavano che solo allora sarei stata in grado di lavorare come modella. Al termine mi sono sentita dire che quel servizio era andato a un’altra agenzia ma che loro avrebbero potuto propormi per altri lavori. Prima però sarebbe servito un book fotografic­o per farmi conoscere, e per il quale avrei dovuto pagare altri 500 euro. Non ho accettato, anche se so che invece alcune delle ragazze che vedevo andare e venire alle lezioni hanno sottoscrit­to anche il secondo contratto. Ma per me quello che è successo non è regolare». La ragazza si è così rivolta all’Adiconsum, che sta valutando se presentare una denuncia.

Del tutto opposta la versione del titolare dell’agenzia: «Noi abbiamo solo pubblicato un annuncio, e si sono presentate ragazze che non sapevano niente su come posare o sfilare. Abbiamo proposto dei corsi, per noi a prezzo di costo, con contratti in cui non si parla di lavoro o ingaggi ma solo di formazione. La signorina, maggiorenn­e, laureata e accompagna­ta dalla mamma, ha accettato di sua spontanea volontà di effettuare il corso, per il quale è stata rilasciata regolare fattura. Abbiamo filmato tutte le lezioni, e dai video si possono vedere i progressi fatti dalle ragazze in termini di postura e sfilate. Vorremmo sapere ora dove sta la truffa, e soprattutt­o chi sono le 50 ragazze truffate, sicurament­e non da noi. Perché se le contiamo tutte, ad avere frequentat­o i nostri corsi sono meno della metà, e sono state soddisfatt­e di averlo fatto».

 ??  ?? «Modelle a un casting» Scattata da Cesare Colombo, è una delle foto donate per Haiti dai 90 artisti che hanno aderito al «Progetto Francisvil­le»
«Modelle a un casting» Scattata da Cesare Colombo, è una delle foto donate per Haiti dai 90 artisti che hanno aderito al «Progetto Francisvil­le»

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