Omicidio al bar di Cortenuova Complice arrestato 5 anni dopo
Forse pensava di essersi lasciato quella storia alle spalle. Invece la giustizia lo inseguiva dal 12 gennaio del 2013. Su Oussiali Hamadi, marocchino di 49 anni, pendeva un ordine di carcerazione emesso cinque anni fa dal tribunale bergamasco per l’omicidio di Ahmed Ammerti, titolare del bar Coconut, nella zona delle Galeazze di Cortenuova.
I carabinieri della compagnia di Sesto San Giovanni lo hanno arrestato l’altro giorno a Cinisello Balsamo, nell’hinterland milanese, durante un normale posto di blocco. Il quarantanovenne, domiciliato a Lissone, in Brianza, viaggiava a bordo di una Fiat Punto blu. All’alt dei carabinieri non avrebbe mostrato alcun segno di nervosismo, esibendo un documento spagnolo, risultato autentico.
Secondo l’autorità giudiziaria, però, Hamadi è l’ultimo membro della banda mista di italiani, magrebini e albanesi che il 12 gennaio 2013 fece irruzione nel locale di Cortenuova dove Ammerti, anch’egli marocchino, venne ammazzato con tre colpi d’arma da fuoco. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, poi confermata dalle sentenze, Hamadi e altri cinque compli- ci — di cui uno deceduto quello stesso anno, folgorato durante un furto — volevano rapinare Ammerti pensando che nascondesse nel locale un carico di stupefacente: cocaina, secondo i componenti marocchini della banda. Ma il titolare del Coconut aveva reagito tentando di scacciarli.
Per quella vicenda, nell’ottobre 2014, il tribunale ha emesso quattro condanne in primo grado con il rito abbreviato, per un totale di 68 anni di carcere, e un totale di 100mila euro di risarcimenti a favore di moglie e fratello della vittima.