Il nonno si addormenta e la bimba fugge in strada
Curno, sulla Briantea. Bar si mobilita per portare la bimba a casa
La mamma era al lavoro, il papà era andato a prenderla e il nonno, messa a letto la nipotina, si era appisolato. Ma la bimba, di quattro anni, è sgattaiolata fuori da casa ed è scesa in strada. Un automobilista se l’è ritrovata in mezzo alla Briantea, a Curno, alle 23. Gli avventori di un bar si sono mobilitati con i carabinieri per riportarla a casa.
L’auto frena, le gomme stridono sull’asfalto, il conducente scende. Sono suoni e scene che annunciano un tamponamento sentiti e viste chissà quante volte. Ma lunedì sera, alle 23, l’automobilista che ha inchiodato e i clienti del bar Mirò in via Crocette, a Curno, non devono aver creduto ai loro occhi.
In mezzo alla strada, sulla riga bianca c’era una bimba di quattro anni che camminava. Senza scarpe, a piedi nudi, addosso aveva poco nulla. Era in tenuta da nanna, con il caldo. Il finale di questa storia fa sorridere, perché è lieto: il nonno si era addormentato e la nipotina era riuscita ad uscire dalla porta, farsi tre piani di scale fino a ritrovarsi a un centinaio di metri al massimo da casa. Ma la scena è di quelle che fanno tremare ogni genitore alla sola idea che in quei pochi passi sulla strada la piccola si sarebbe potuta imbattere in qualsiasi pericolo.
Invece ha trovato dei giovanotti fuori dal bar che se ne sono presi subito cura e hanno chiamato il 112, allertando così i carabinieri e l’ambulanza. «Dentro ci saranno state dieci persone, fuori cinque o sei — racconta uno degli avventori intervenuti —. Saranno state le 23. A quell’ora la strada non era trafficata, ma spesso lo è. Basta che arrivi una moto che corre e diventa pericolosa». Via Crocette di lì a poco diventa la strada provinciale Briantea. Il ragazzo ha sentito frenare. «Un’auto si è fermata di colpo, abbiamo guardato. Il conducente è sceso e abbiamo visto che si avvipire cinava a una bambina piccola che camminava in mezzo alla strada, in direzione di Bergamo». Lui e gli altri clienti del bar sono corsi in strada per portarla al sicuro, hanno chiamato i soccorsi e nel frattempo hanno consolato la piccola. «All’inizio rideva, poi però deve essersi spaventata per la confusione e si è messa a piangere». Il problema era ca- che cosa le fosse successo. Di chi era, qualcuno l’aveva abbandonata oppure le era accaduto qualcosa di brutto? Così è scattata la mobilitazione, per risalire alla sua famiglia. «Siamo andati nelle vie vicine a dove la bambina era spuntata, per chiedere ai residenti se la conoscessero e sapessero dove abitava». Nel frattempo sono arrivati i carabinieri di Curno. Le ricerche collettive hanno raggiunto il risultato. Un uomo che abita nello stesso condominio in cui vive la bambina l’ha riconosciuta.
A quel punto si è scatenata un’altra mobilitazione. «Le persone hanno fatto a gara per consolare la bimba — racconta ancora il testimone —. Chi le ha portato un asciugamano per coprirla, chi le ha dato un gelato per tranquillizzarla». La famiglia è stata rintracciata. Si è scoperto che la mamma era al lavoro e il papà era andato a prenderla.
In casa era rimasto il nonno, senza parole per l’accaduto. Aveva messo a letto la nipote e si era appisolato — ha raccontato — pensando che fosse sprofondata nel sonno. Invece la bambina si è svegliata e non si sa come, forse con la complicità del fratellino un po’ più grande, è riuscita ad aprire la porta e a quattro anni a compiere la sua fuga di (quasi) mezzanotte. Si è così capito anche perché fosse a spasso svestita.
La mamma e il papà sono tornati dal lavoro. L’allarme è rientrato. Non c’è stato bisogno di nessuna visita in ospedale. Il personale del 118 si era già assicurato: la piccola stava bene. L’ambulanza come è uscita è rientrata in codice verde. Nulla di grave.
Un testimone «Abbiamo sentito una frenata e visto la piccola camminare in mezzo alla Briantea»