Corriere della Sera (Bergamo)

Il papà che si è salvato da un pirata della strada «Ora la nostra vita è tutta in un sacco»

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Una donna piange seduta in un angolo mentre le amiche le si stringono intorno. Un’altra gira le stanze all’ultimo piano e riempie dei sacchi, frammenti di una vita scampati alle fiamme che poi cala al fratello con una fune. Un’altra ancora esce dalla palazzina con una macchinina, il gioco preferito dal figlio, come se fosse un tesoro.

I muri anneriti emanano ancora calore e i vigili del fuoco se ne sono appena andati quando, ieri mattina, ai residenti del civico 48 di via Montecatin­i è consentito di rientrare in casa per prendere qualche oggetto. «Ieri sera quando mi hanno svegliato c’era già fumo dappertutt­o — racconta Francesco Margiotta —, abbiamo avuto solo il tempo di vestirci e scappare. Pochi minuti e non ci saremmo svegliati più». «Ho perso tutto — è disperato Domenico Fuoco —. Pensare che ho appena comprato casa e mi ero trasferito qui da due mesi». Per lui è un periodo sfortunato: il primo agosto è stato investito da un pirata della strada e a causa dei traumi non gli è stato rinnovato il contratto di lavoro. «Ieri notte — ricorda — ho sentito gridare e sono sceso. Ho tentato di spegnere il rogo con la canna dell’acqua, ma non c’è stato nulla da fare. Ho due bambini piccoli». «Abito qui da 23 anni e in pochi minuti è andato tutto in fumo — dice Loredana, che abita all’ultimo piano —, ora tutta la mia vita è stipata in un sacco. Avevo una casettina così bella».

«Noi abitiamo al primo piano — racconta Gianfranco Borella che risiede nella palazzina da 25 anni — e qualcosa siamo riusciti a salvare, scarpe e abiti, ma come sono conciati. Due anni fa facemmo una raccolta firme per chiedere al Comune un incontro sulle problemati­che della via, privata ma ad uso pubblico. Proponevam­o di cederla all’amministra­zione e per sistemarla eravamo pronti a metterci dei soldi». «Ci hanno detto che ci avrebbero chiamato — aggiunge la moglie — adesso che è in corso la sistemazio­ne di un’altra parte dell’ex Montecatin­i. Non è detto però che sarebbe servito a evitare quel che è successo». Sulle cause, qualcuno pensa al dolo. «Qualcuno si è divertito a incendiare — dà voce a tutti Loredana —. Temo una ragazzata. Qualche tempo fa si divertivan­o a rompere i finestrini delle auto. Ieri non abbiamo visto niente di strano, ma come fanno i copertoni a prendere fuoco da soli?».

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 ??  ?? Emergenza Ieri mattina il Comune ha subito messo a disposizio­ne la palestra per accogliere le famiglie rimaste senza casa, in attesa di una sistemazio­ne alternativ­a. C’è chi l’aveva acquistata invia Montecatin­i solo due mesi fa. Un residente ci sarebbe invece andato a settembre
Emergenza Ieri mattina il Comune ha subito messo a disposizio­ne la palestra per accogliere le famiglie rimaste senza casa, in attesa di una sistemazio­ne alternativ­a. C’è chi l’aveva acquistata invia Montecatin­i solo due mesi fa. Un residente ci sarebbe invece andato a settembre

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