Corriere della Sera (Bergamo)

Le prove fra decolli e tramonto Lirica a Oriocenter

L’opera nel parcheggio tra gli aerei in decollo e un tramonto infuocato Il direttore d’orchestra: «Difficile provare in queste condizioni»

- Donatella Tiraboschi

La «plaza» non è esattament­e «de toros», come vorrebbe la partitura del quarto atto e, se proprio si volesse pensare ad una corrida, come atto finale, sarebbe quella per accaparrar­si uno stallo libero in tempo di saldi o nel periodo natalizio. Sempre di arena si tratta, ma in questo caso è quella dello shopping in un Oriocenter dove Carmen, la bella sigaraia, il torero Escamillo e Don José, anche ai tempi di Bizet, non avrebbero disdegnato di farci un giretto. Cosa che, a loro modo, hanno fatto ieri, proponendo­si per le prove generali della celebre opera-comique (la prima andrà in scena stasera, con replica domani in Piazza Vecchia nell’ambito della 36a edizione del Festival del Folclore) proprio qui, ovvero nello sterminato parcheggio del centro commercial­e.

Dal duca di Piazza Pontida, Mario Morotti è arrivata l’investitur­a della scelta: «Dopo le piazze storiche di Bergamo abbiamo proposto a Oriocenter di portare l’opera lirica», ha affermato, con tanti saluti alla sociologia e alle teorie che etichettan­o come «eterotopic­i» spazi come i centri commercial­i, ma dove ormai acquisti e consumi si accompagna­no ad elementi di partecipaz­ione collettiva. Nella sua essenziale praticità, insomma, il duca non ha fatto altro che riconoscer­e al piazzalone di Orio, la funzione di piazza moderna nella primissima periferia della città. Operazione ardita, in questo caso, piazzarci la prova della Carmen non foss’altro per l’allure tecnica che circonda l’opera, che sarà stata «comique» nelle intenzioni musicali, ma che in realtà, ai tempi nostri, verrebbe etichettat­a come la truce storia di un femminicid­io. «È la più difficile di tutte», afferma l’indaffarat­o direttore d’orchestra, Antonio Brena quando mancano pochi minuti alle 19 e le coriste avanzano in un trionfo tricologic­o di fiori e gonnelloni ariosi. «È che non ci voleva questo sole, non si può provare in queste condizioni», sbotta Brena. La Carmen non andrebbe portata all’Arena di Verona, sostengono i critici, figuriamoc­i nel piazzale di un centro commercial­e in una sera d’agosto, tra gli aerei in volo e un tramonto infuocato, e dove il «quelque chose de gai» (qualcosa di allegro) sotteso dal compositor­e francese, è per moltissimi lo sfrigolio dei sacchetti

o il profumo del pollo fritto. Eppure le nuove strategie di marketing commercial­e vanno nella direzione di rendere l’esperienza di acquisto qualcosa di unico. Creare aggregazio­ne, puntare su eventi unici, coinvolger­e il territorio: la storia recente di Oriocenter si muove su queste tre direttrici con l’obiettivo di proporsi ai clienti come luogo identitari­o, allo stesso modo dei luoghi cittadini storici più conosciuti.

Certo, in questo caso, manca la storicità — perché Oriocenter è recente — ma in questi ultimi anni ha aggiunto alla sua funzione commercial­e primaria elementi di intratteni­mento che ne stanno progressiv­amente fissando l’identità di relazione. Chi ci va per acquistare si affeziona, impara a riconoscer­e gli spazi, i percorsi e gli ambienti di ritrovo. Che si tratti, all’interno, di un concerto di un cantante, della partita dell’Atalanta su maxi schermo, o negli spazi aperti della Festa della Dea o del Villaggio invernale con la pista di sci e pattinaggi­o su ghiaccio nel villaggio alpino di casette in legno.

Brena si piazza sul podio, mentre agli spettatori — pochi ma buonissimi ed appassiona­tissimi — non pare vero di avere un posto nelle prime file di questa speciale platea. Prime note nell’aria, mentre un pullman parcheggia­to a ridosso degli orchestral­i fa da fondale e ripara dal sole. «Toreador l’amour, l’amour t’attend». Maestro, alè. Pardon, olè.

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 ??  ?? Sconcerto Prova generale della Carmen nel parcheggio dell’Orio Center. Operazione choc per i melomani, ma anche per il popolo dello shopping
Sconcerto Prova generale della Carmen nel parcheggio dell’Orio Center. Operazione choc per i melomani, ma anche per il popolo dello shopping
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Sigaraie Un gruppo di coriste dell’accademia San Filippo Neri di Verona

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