Esercito-fantasma Il giallo della muffa allucinogena
«Apparizioni» di spettri armati di tutto punto nei campi di Verdello Papa Leone X convoca un Concistoro per discutere «i fatti di Bergamo»
Una storia di spettri non scioglie il mistero. Nel 1517, gli abitanti di Verdello videro uscire dai boschi un’armata di fantasmi. Oggi un professore si interroga: incubo collettivo o allucinazioni da intossicazione?
Nel gennaio del 1518 Papa Leone X convocò un Concistoro per discutere con i cardinali dei «fatti di Bergamo». Che cosa accadde nei boschi di Verdello un mese prima? Che cosa videro i contadini e i cavalieri bergamaschi nei pressi della chiesetta di San Giorgio? Il conte Bartolomeo Martinengo nel dicembre del ’17 riferiva in una lettera indirizzata all’amico ambasciatore veronese in Venezia che nei dintorni del villaggio da vari giorni si verificavano delle stupefacenti apparizioni di eserciti fantasmagorici.
Dai boschetti limitrofi a un’ampia radura innevata si vedevano uscire due schiere contrapposte di soldati armati di tutto punto, con fanti, cavalieri e carri di artiglieria pesante. La questione delicata sottoposta al Papa, figlio di Lorenzo de’ Medici, era già di dominio pubblico in tutta Europa. La fama, ciò che oggi noi chiamiamo fake news, era corsa velocemente per le contrade. Il fatto memorabile è stato recentemente descritto da Heinz Schilling, professore emerito di Storia moderna all’università di Berlino nel libro «1517. Storia mondiale in un anno» (Keller editore). Poiché si trattava di eserciti di fantasmi si tentò di capire come mai l’incubo fosse condiviso collettivamente da un’intera popolazione.
In quel periodo la Lombardia era attraversata da guerre sanguinose. Nel ‘12 Brescia fu saccheggiata dai francesi e Bergamo pagò un grave tributo per non essere invasa brutalmente. Nel ’15 ci fu la celebre battaglia di Marignano (oggi Melegnano) detta «battaglia dei giganti», in cui perirono migliaia di persone, per l’epoca uno sterminio.
La paura di quegli anni fu collettiva per il susseguirsi di epidemie e carestie. La suggestione fu immaginata nelle incisioni dei cavalieri dell’Apocalisse di Albrecht Dührer in viaggio nella Repubblica Veneta. Nel 1518 gli Ottomani conquistarono l’Egitto con pressioni sulla Serenissima e l’anno prima Martin Lutero avviava la Riforma.
Ciò che accadde nei boschi di Verdello fu attribuito ad un incubo collettivo? Viene il dubbio di una intossicazione dovuta alle condizioni precarie di igiene del tempo.
Più recentemente, nel 1951, si verificò l’intossicazione collettiva di Pont-Saint-Esprit, un villaggio della Francia meridionale, che coinvolse più di 300 persone a causa del pane distribuito da un medesimo fornaio. Attribuita inizial- mente alla presenza di ergot è risultato più probabile che la farina fosse infestata da una muffa. A Verdello, con molta probabilità, l’incubo collettivo si produsse a causa dell’intossicazione collettiva tipica di quel periodo storico non risparmiando persino il conte Martinengo. Ma il dubbio aleggia ancora.