Corriere della Sera (Bergamo)

Un’altra frana, ancora in Val Serina

Provincial­e chiusa. Oggi ispezione. I sindaci: altri punti a rischio

- Di Giuliana Ubbiali

La parete è la stessa, allora dalla montagna si staccarono 2.000 metri cubi di roccia. La strada della Val Serina, a Rosolo (Costa Serina), venne spezzata in due e il ponte sul torrente che porta il nome della Valle danneggiat­o. Era il 2 dicembre del 2013, servirono due anni e mezzo e 1,2 milioni di euro per riaprire il collegamen­to e riportare la normalità per abitanti e villeggian­ti. Stavolta, i metri cubi venuti giù dalla parete sono una trentina, finiti per lo più nel torrente o nelle maglie delle reti messe dopo la mega frana su un fronte di 200 metri. Si sono staccati nella notte tra mercoledì e ieri.

Il ponte non è stato toccato, la strada è stata invasa solo da alcuni sassi ma almeno fino a domani rimane chiusa per precauzion­e. Stamattina i rocciatori dell’impresa Midali, di Branzi, saliranno in parete in cordata per controllar­e che non ci sia altro materiale pericolant­e. Se ci fosse, bisognereb­be procedere con il disgaggio, come si dice in gergo, cioè togliere la roccia pronta a rotolare a valle o, peggio, rimbalzare sulla provincial­e.

Il distacco non ha la portata di quello del 2013, ma è il segnale di una montagna che ha ancora delle ferite. L’intervento di stamattina con i rocciatori e i tecnici della Provincia insieme al consulente geologo dello studio «Era» di Bergamo dovrà stabilire se a questa paziente speciale basta una medicazion­e o, invece, serve un intervento chirurgico. La differenza determiner­à la tempistica della riapertura della strada. Domani stesso oppure più avanti. La Valle non è isolata, si può passare da Bracca o da Costa Serina, ma sono altri chilometri da mettere sulle gomme non solo dei residenti ma anche dei villeggian­ti in questo finale di agosto.

La chiamata sul telefono del tecnico della Provincia reperibile è arrivata verso l’una di notte. Dalla parete si era staccata una placca rocciosa. Piatta, 60 centimetri di spessore, ma lunga e larga tanto da farne 30 metri cubi di materiale. In quel punto il ponte compie una curva a sinistra e la strada si allontana dalla roccia. Per questo motivo non è critico come il resto della parete, che venne giù nel 2013 e che ora è blindata dalla rete: se si staccano, sassi e roccia finiscono di sotto, nel torrente. La frana è avvenuta a tre metri dalla paramassi, che è stata comunque utile anche in questo caso trattenend­o una parte del materiale più grosso. Di acciaio, chiodata, la rete è

❞ Quel masso non era sulla strada, altrimenti già dopo il 2013 saremmo intervenut­i anche lì Ma fino a Oltre il Colle sulla strada ci sono altri potenziali pericoli Fausto Dolci Sindaco Costa Serina

❞ Il nuovo distacco è avvenuto dove il ponte curva e si stacca dalla montagna. Speriamo nella riapertura della strada: per l’ultimo week-end abbiamo molti eventi Giorgio Cavagna Sindaco Serina

composta da due strati. Uno ha le fessure del diametro di 20 centimetri, nel secondo diventano più piccole. Qualche sasso c’è passato e di rimbalzo è finito sulla strada, ripulita ieri in giornata. Se fosse transitata un’automobile probabilme­nte non avrebbe subìto grossi danni, ma un ciclista non sarebbe passato indenne dalla pioggia di pietre.

Il sindaco di Costa Serina, Fausto Dolci, è corso sul posto. Alle 7 del mattino aveva già avvisato via Facebook: «Attenzione!!Strada provincial­e 27 altezza Rosolo CHIUSA !!! Nuovo distaccame­nto dalla parete, sopra vecchia galleria, non ci sono danni alla strada ma necessitia­mo verifiche sul versante! Utilizzare strade alternativ­e per raggiunger­e BG». Ha seguito il sopralluog­o della Provincia e aggiornato via social, anche postando le foto (qui pubblicate). «Il problema è che potrebbe essere rimasto del materiale pericolant­e, bisogna verificarl­o salendo in parete — spiega al telefono —. Dopo il distacco del 2013 venne fatto uno studio. La parte scesa stavolta non era sulla strada, altrimenti già allora saremmo intervenut­i. Certo, se si analizza la provincial­e 27, fino a Oltre il Colle ci sono situazioni di potenziale pericolo. La competenza è della Provincia, che però è in una situazione precaria e non ha riserve».

Il blocco della strada riguarda più che altro Serina e, più su, Oltre il Colle. Il sindaco Giorgio Maria Cavagna frena l’allarmismo: «La strada non è stata toccata, ma è stata chiusa per precauzion­e. Per quanto tempo, dipende da che cosa troveranno dopo l’ispezione in cordata. Per noi

Sulla provincial­e Sono finiti alcuni sassi di rimbalzo, il resto è finito nel torrente o nelle reti paramassi

In cordata Stamattina padre e figlio rocciatori saliranno in parete per controllar­la

significa allungare la strada di cinque chilometri, passando per Bracca o Costa Serina. Si dirà “che cosa sono?” ma per chi li deve percorrere non sono pochi. Speriamo che la strada venga riaperta presto, perché questo è l’ultimo fine settimana di agosto e abbiamo previsto eventi sia per venerdì che per sabato».

Quanto alle altre ferite, a Serina, dice il sindaco, la montagna avrebbe bisogno di qualche altra medicazion­e: «Avremmo bisogno di qualche allargamen­to in alcuni punti, per una questione di viabilità più che di sicurezza. Inoltre, un tornante in uscita verso Oltre il Colle, tende a cedere perché c’è del materiale gessoso. Servirebbe un lavoro di riqualific­azione, ma non so se la Provincia ha i soldi. È in mezzo ai prati, se non altro non è pericoloso».

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I massi caduti dalla montagna e finiti nel torrente Serina
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Ora Il versante da cui si è staccata una placca di roccia, a tre metri dalle reti messe dopo la frana del 2013. I sassi finiti nel torrente
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 ??  ?? Nel 2013Dal versante della montagna, a Rosolo si staccarono 2.000 metri cubi di roccia che danneggiar­ono il ponte per Serina. Per verificare la parete salirono in cordata i rocciatori della ditta Midali
Nel 2013Dal versante della montagna, a Rosolo si staccarono 2.000 metri cubi di roccia che danneggiar­ono il ponte per Serina. Per verificare la parete salirono in cordata i rocciatori della ditta Midali
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