Corriere della Sera (Bergamo)

FI, dura replica a Masper: «Lui voleva l’inciucio»

Sorte e Franco contro il leghista che li aveva provocati Ma il patto nel centrodest­ra per via Tasso è inevitabil­e

- Di Simone Bianco

«Ènervoso. E lui voleva l’inciucio col Pd», Alessandro Sorte ( foto) e Paolo Franco, di Forza Italia, replicano a Gianfranco Masper, possibile prossimo segretario della Lega. Ma le trattative nel centrodest­ra per la Provincia proseguono.

Forse è pretattica, ma sembra antipatia vera. Lega e Forza Italia si preparano a fare un accordo (che appare quasi inevitabil­e) per la prossima presidenza della Provincia di Bergamo, in un modo per lo meno bizzarro. Il capogruppo leghista in via Tasso, Gianfranco Masper, in corsa per la prossima segreteria provincial­e, aveva aperto i giochi chiedendos­i «chi decide davvero in Forza Italia, Sorte o Franco?». Il deputato e il coordinato­re azzurri replicano con altrettant­a durezza: «Masper? Deve recuperare con i suoi, dopo aver ventilato un accordo a tre con il Pd», dicono Alessandro Sorte e Paolo Franco. Prossimo passo — paradossal­mente nessuno lo mette in discussion­e — ritrovarsi tutti insieme a parlare di candidatur­e e uscirne con un buon accordo.

Masper aveva rimandato al mittente precedenti parole di Franco sulla mancanza di un interlocut­ore della Lega con cui Forza Italia potesse valutare nomi e modi di un’alleanza per la Provincia. Da qui l’uscita del leghista. «In Forza Italia a

decidere è il segretario — è perentorio Sorte —. Lavoriamo insieme da anni, ci sentiamo 20 volte al giorno. Masper è nervoso perché, dopo aver parlato di un accordo a tre per la Provincia, è stato sbugiardat­o immediatam­ente dal segretario regionale della Lega». Il riferiment­o è a un’uscita di Masper su Bergamonew­s (una sorta di editoriale-analisi firmata dal leghista) in cui definiva l’ipotesi di larghe intese per via Tasso, con Gianfranco Gafforelli al comando, «non

balzana», purché «entro limiti temporali precisi». E da qui ripartono i forzisti: «Masper da un lato auspica un inciucio a tre, ma i vertici leghisti regionali, Grimoldi in primis, giustament­e sono contrari. Da quando sono coordinato­re provincial­e di Forza Italia non abbiamo mai pensato ne dato adito alle larghe intese. Restiamo in attesa del rinnovo dei vertici della Lega provincial­e per sapere chi sarà in grado di garantire un accordo su tutta la Provincia».

Su queste basi, azzurri e leghisti dovranno comunque sedersi e trattare. La Provincia resta una questione di non semplice soluzione. Forza Italia consulterà i propri coordiname­nti territoria­li nei prossimi giorni, al momento il nome più forte è quello del sindaco di Calvenzano, Fabio Ferla. La Lega può mettere sul piatto Massimo Bandera (Almè) ma cerca anche altre soluzioni (in secondo piano le ipotesi di un civico o di Stefano Locatelli di Chiuduno). Il tempo non è molto e, appunto, la Lega nel frattempo deve chiarire anche la vicenda della segreteria, per la quale Masper resta

I nomi Restano sul tavolo le ipotesi Ferla (Forza Italia) e Bandera (Lega) per la Provincia

❞ Noi siamo per il centrodest­ra unito. Restiamo in attesa del rinnovo dei vertici provincial­i della Lega per sapere chi sarà in grado di garantire un accordo su tutta la provincia Paolo Franco FI

(al netto delle ultime uscite) il nome buono per gestire le diverse anime del partito. Tutti passaggi inevitabil­i per arrivare poi a parlare delle questioni di peso, le candidatur­e per il Comune di Bergamo e per le altre città al voto nel 2019. E per la sfida al Pd nel capoluogo (soprattutt­o se Giorgio Gori sarà ancora in campo) servirà un centrodest­ra unito: l’accordo sulla Provincia ne è la base.

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Al tavolo Alessandro Sorte, a sinistra, con Paolo Franco

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