Giardino Mascheroni
Piazza Verde, via all’edizione 2018 affidata all’inglese Sarah Eberle, pluripremiata «garden designer»
Datemi una piazza, e vi ripenserò Bergamo. Un po’ archimedica, la massima reinterpretata si potrebbe attagliare ai Maestri del Paesaggio, i professionisti che danno il titolo all’evento che, più banalmente ( e restrittivamente) ,conosciamo come «Piazza Verde». Tra di loro, quest’anno, anche Sarah Eberle, inglese, garden designer di maggiore successo al mondo. Una signora minuta, con la quale prendere il tè delle cinque. Lo scorso mese di giugno era equivalso ad una full immersion di vitalità (ovviamente verde) sullo spazio che il vulcanico Maurizio Vegini, indiscusso guru creativo dell’evento, le ha assegnato per l’edizione 2018: Piazza Mascheroni. Un angolo del borgo antico rinato a nuova vita, senza auto, aperto alla passeggiata e alla ristorazione en
plein air che, ad ogni edizione, si presta in modo più giocoso e lieve rispetto alla maestosità di Piazza Vecchia, ad una reinterpretazione green.
Un anno spazio relax, un altro anno spazio gioco per i bambini nel segno di una versatilità ambientale a disposizione della fantasia. Eberle, con un curriculum di lunghezza autostradale — nel corso degli anni ha vinto 11 medaglie d’oro della Royal Horticultural Society — nel sopralluogo effettuato all’inizio dell’estate, era rimasta colpita dall’accostamento: «Qui c’è la piazza, ma appena oltre, quasi a portata di mano, si vedono le colline (della Maresana, ndr). Penserò a un progetto che possa mettere in connessione, in continuità queste due ambientazioni», aveva preannunciato la progettista, prima di imbarcarsi per la Sicilia dove, tanto per cambiare,ha ritirato l’ennesima medaglia d’oro al primo Festival dedicato all’architettura del paesaggio e del garden design del Mediterraneo.
Qualche settimana di ideazione ed ecco planare su Piazza Mascheroni l’idea che, tempo un paio di settimane, la trasformerà in un giardino effimero: «Mirrored Landscape-Spazio Gardenia», un allestimento realizzato in collaborazione con Gardenia e sotto il coordinamento di Sergio Cumitini. Mirrored, e cioè riflesso, a specchio, equivale nella reinterpretazione del tema dell’edizione 2018, ovvero Plant Landscape, ad un dialogo tra cespugli e alberi che sono strettamente legati al paesaggio italiano. Una combinazione di mille elementi verdi: tante sono le piante che la progettista ha scelto e che verranno impiegate nell’allestimento. Specie che incuriosiscono anche solo nel nome:, Ziziphus spina-christi, (deve il suo nome alla leggenda secondo la quale fu uno degli alberi da cui venne ricavata la spina di Gesù), Viburnumti- nus, Grevillea rosmarinifolia, Acca sellowiana, Phillyrea angustifolia, Cordyline australis sono solo alcune della lista, una vera chicca per gli appassionati che le potranno riconoscere negli accorpamenti distribuiti nello spazio. Dove, grazie anche all’intervento della lighting designer Anna Sbokou, gli alberi diventeranno dei corpi illuminanti con degli elementi forati di forma tubolare che, realizzati appositamente per questo allestimento, emergeranno dalle chiome diffondendo una luce che creerà l’effetto di una notte stellata. Il muro di pietra ad ovest della piazza si colorerà in varie tinte, in sintonia con la progettazione così da creare un effetto riflesso di stelle e luna tra le piante, mentre troverà spazio anche la scultura Torus di David Harber: una superficie liscia e specchiata per un cerchio forato al centro in acciaio inossidabile alto due metri. Finito il tempo della progettualità, e già arrivato quello della realizzazione. Dalla carta, dai rendering, si passa alla realtà.
Finiti i festeggiamenti per Sant’Alessandro, lunedì inizierà il conto alla rovescia per la kermesse (al via il 6 settembre fino al 23):convegni con partecipanti da ogni angolo del mondo, educational, spettacoli con il minino comun denominatore del verde come bellezza e valorizzazione territoriale avranno l’elevazione al quadrato proprio nelle piazze (anche in città bassa) che rappresentano l’elemento più impattante per il grande pubblico. Uno spettacolo visto lo scorso anno da 200 mila visitatori, ma con una risonanza sempre più internazionale. Per dire, tra i partecipanti del meeting anche professionisti dal Cile e dal Mozambico. Più mondiale di così.
❞ Penso a un progetto che possa mettere in connessione la piazza e le colline della Maresana Sarah Eberle Garden designer