Barrow leggero Freuler pilastro

s.v. Gollini Mai impegnato. 6 Toloi Quando mette la testa fuori dalla metà campo, palla al piede, succede sempre qualcosa di pericoloso per gli avversari. 6 Mancini Inizialmente subisce la fisicità di N’Doye, poi gli prende le misure. 6,5 Masiello Vista la qualità di lanci e verticalizzazioni, il dubbio è che possa fare bene anche da trequartista. Dietro contiene, di mestiere, il centravanti senegalese, l’unico che cerca di dare grattacapi alla difesa nerazzurra. 6 Hateboer Fischer, tra i più talentuosi del Copenaghen, che giostra in zona, combina pochissimo. Una conclusione dell’olandese, sfiorata dalla difesa avversaria, fa gridare (invano) al gol. 6 de Roon Un paio di imbeccate per gli attaccanti, poi si limita, come al solito, a tappare i buchi. 7 Freuler Potrebbe essere il protagonista del film «I predatori del pallone perduto». Lo svizzero è l’Indiana Jones 2.0 del football. 6 Gosens Si divora due occasioni nella ripresa con un tiro senza anima e con una conclusione murata dal portiere avversario. 5,5 Pasalic Il talento croato che si fa vedere con uno schiaffone dal limite, mandato in angolo da Joronen. Poi evapora. 6 Zapata Un paio di zampate e qualche sportellata con i due centrali. 5,5 Barrow Ha due occasioni, ma si scarta da solo. Pericoloso solo con un colpo di testa centrale. Anche da attaccante esterno è un po’ pasticcione. 6,5 Gomez Tenta il golazo da centrocampo, ma il tiro è corto. È l’indizio che il Papu sta bene. Lo ridimostra con il passaggio no look che manda al tiro Pasalic. Nella ripresa un suo destro a giro soffia a pochi millimetri dal palo di Joronen. È sempre nel vivo dell’attacco. 6,5 Gasperini Conferma Barrow, mentre sceglie Mancini dietro al posto di Djimsiti. Rivede la prima scelta, inserendo nella ripresa Zapata e decentrando il gambiano. All’Atalanta manca davvero solo il gol, ma non averne subiti è un piccolo vantaggio per il ritorno.