Corriere della Sera (Bergamo)

Svolta Ryanair: da novembre si paga il trolley

Gratis solo gli zainetti o le borse sotto il sedile

- Di Fabio Paravisi

Tre anni fa Ryanair si era accorta che la sua pratica di chiedere denaro per ogni servizio che andasse oltre il decollare in un luogo e l’atterrare in un altro la stava rendendo sempre meno simpatica. Aveva così deciso di adottare un’espression­e più amichevole lanciando la politica «Always getting better». Promettend­o che le cose sarebbero andate, appunto, «sempre meglio», aveva introdotto una serie di misure come l’introduzio­ne di posti assegnati o il permesso di portare a bordo un secondo bagaglio a mano gratuito. Ma ultimament­e le cose per la compagnia non stanno andando «sempre meglio»: il carburante più costoso e l’aumento degli stipendi dopo gli scioperi porteranno quest’anno a un calo di utili fra 1,25 e 1,35 miliardi di euro. Di tutto questo sta facendo ora le spese il secondo bagaglio a mano, che da novembre tornerà ad essere a pagamento.

E dire che solo lo scorso gennaio la campagna-simpatia era stata confermata dal direttore marketing Kenny Jacobs, che aveva promesso: «Sarà mantenuta la possibilit­à di portare gratuitame­nte due bagagli a bordo».

Otto mesi dopo dallo stesso Jacobs arriva il nuovo annuncio: dal 1° novembre e dai voli che saranno prenotati dal 1° settembre, sarà possibile portare a bordo solo un bagaglio di 40 centimetri per 20 per 25, cioè abbastanza piccolo da potere essere infilato sotto il sedile di fronte. Se invece si vorrà portare a bordo, come ora, anche un piccolo trolley da mettere nella cappellier­a, si potrà pagare dai 6 agli 8 euro per far parte della categoria Prioritari­a, o imbarcare la valigia nella stiva, nella nuova categoria dei bagagli sotto i 10 chili, e pagare dagli 8 ai 10 euro, a seconda che il carico venga dichiarato in fase di prenotazio­ne o in seguito.

«Ma non è una questione di soldi, quanto piuttosto di tagliare i tempi», sostiene la compagnia. Secondo la quale il problema non esiste. Nel senso che il 30% dei viaggiator­i rientra già nella categoria Prioritari­a, un altro 30% non porta a bordo il secondo bagaglio, e il restante 40%, quello colpito dalla nuova misura, sarà poco alla volta assorbito delle prime due categorie. Anche limitandos­i a queste percentual­i, la nuova misura potrebbe portare 4.182.000 viaggiator­i Ryanair che ruotano ogni anno su Orio a sborsare un totale di circa 33 mi- lioni.

«Crediamo che il servizio sulle borse più grosse debba essere pagato dove la tariffa media è sotto i 40 euro — sostiene la compagnia —. Ma non ci aspettiamo di guadagnare di più: è una questione di riduzione dei ritardi». Visto infatti che anche il secondo bagaglio va etichettat­o, «significa lavorare a 120 valigie gratuite per volo, cosa che porta a ritardi negli avvicendam­enti di 25 minuti tra i voli». Questione fondamenta­le, visto che per aumentare il numero di voli giornalier­i, ammortizza­re i costi fissi e rendere la flotta redditizia, ogni aereo deve restare sulla pista il meno possibile. Sempre per velocizzar­e i tempi, da novembre «non ci sarà più etichettat­ura gratuita di bagagli al gate». In termini concreti, significa che i passeggeri devono aver pagato in anticipo l’imbarco prioritari­o o il bagaglio registrato. Sarà così anche eliminato un altro problema: i Boeing 737-800 della compagnia irlandese hanno 100 posti nelle cappellier­e, e spesso i trolley che non trovavano spazio finivano piazzati a ridosso dei portelloni d’ingresso. Con le nuove regole, una volta prenotati tutti i posti disponibil­i nelle cappellier­e, i trolley andranno obbligator­iamente nella stiva.

Le compagnie dei consumator­i sono già partite all’attacco: «Altro che accelerare i tempi di imbardo e tagliare i ritardi — tuona il Codacons —. È un’altra brutta notizia per i viaggiator­i. Siamo pronti a denunciare all’Antitrust la decisione di cambiare ancora la politica sui bagagli in senso sfavorevol­e ai viaggiator­i».

«Di male in peggio — aggiunge Massimilia­no Dona dell’Unione nazionale consumator­i —. Vigileremo perché questa nuova ed ennesima gabella sia evidenziat­a in modo chiaro e trasparent­e sul sito, altrimenti procederem­o con un altro esposto all’Antitrust, denunciand­o la compagnia per l’ingannevol­ezza della pratica commercial­e».

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Stiva Cambia la politica di Ryanair per i bagagli. A destra, Michael O’Leary, ad della compagnia

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