CAMBIARE MENTALITÀ
Èpresto per fare un bilancio, ma se le prime indicazioni verranno confermate, il turismo bergamasco mostra di puntare sempre più su tre elementi: soggiorni brevi, case vacanze, servizi di standard alberghiero. Tre elementi che non è facile conciliare, perché nella maggior parte dei casi la casa vacanza è oggi organizzata per soggiorni medio-lunghi e spesso non è attrezzata per offrire servizi di qualità. Per agganciare la nuova clientela chi le affitta deve dunque rimboccarsi le maniche. D’altronde dovrebbe essere evidente che chi viene per poco, non intende perdere tempo per organizzare logisticamente la propria toccata e fuga. Gli albergatori hanno inizialmente vissuto male la concorrenza dell’ospitalità parallela, mentre a ben vedere non esiste alcuna competizione. Agli imprenditori più abili e dinamici si dischiudono infatti nuove opportunità proprio se il soggiorno nelle case vacanze è breve. Chi trascorre solo qualche giorno, non necessariamente ricerca l’appartamento perché risulta più economico. Spesso lo fa semplicemente perché è più spazioso della camera d’albergo. Ma per l’albergatore quello non è un cliente in meno, ma un cliente in più, al quale vendere pasti e servizi: prime colazioni, cene, centri benessere, trattamenti estetici, ecc. L’albergo pieno e il paese mezzo vuoto non fanno bene a nessuno, neppure all’albergatore, il quale tuttavia deve mettere a punto specifici servizi rivolti a chi sceglie la casa vacanze.