Corriere della Sera (Bergamo)

Caccia ai talenti Alleanza con il Pontisola

- Di Federico Fumagalli

ai giovani calciatori. «Il nostro progetto — continua Costanzi — è un centro di formazione che legherà i due settori giovanili». Spiega Stefano Bonaccorso, responsabi­le dell’attività di base: «Le società si scambieran­no esperienze e precise indicazion­i sulla crescita dei giovani. Vogliamo offrire i migliori servizi».

In agenda c’è anche «una scuola calcio a Ponte, che coinvolger­à allenatori dell’Atalanta». Grazie a questa partnershi­p, l’Isola bergamasca diventa un bacino privilegia­to, frutto di «investimen­ti di tempo e di energie nel settore giovanile», commenta Livio Galbusera, presidente onorario del Pontisola: «Da sempre vogliamo migliorare i ragazzi per portarli in prima squadra. Oggi la nostra famiglia si allarga all’Atalanta». Ma non si tratta di una formula «esclusiva. È una novità positiva per tutte le società bergamasch­e». Loris Margotto, coordinato­re delle scuole calcio nerazzurre, aggiunge: «Permettere che piccoli calciatori vengano allenati in maniera adeguata, da persone competenti, è un nostro obiettivo formativo». Prosegue Costanzi: «Vogliamo attuare un’opera di importante maturazion­e, calcistica e di valori. Bambini e ragazzi dai sei ai 18 anni potranno beneficiar­e del progetto. Chi è di Bergamo e gioca a pallone, merita di essere valorizzat­o da Atalanta». Poi Costanzi conclude, ricordando che «il percorso intrapreso deve essere esteso su larga scala. È un peccato che un bimbo di talento non abbia strutture specializz­ate dove coltivarlo. Fornirglie­le è un obbligo morale e culturale».

 ??  ?? Dove c’è Atalanta, c’è casa. Dopo la trasferta di Roma e prima di Copenaghen, la società nerazzurra presenta a Zingonia un’iniziativa che ribadisce l’importanza delle radici: «Valorizzar­e i giovani, la città e la provincia di Bergamo». Malgrado i successi di una squadra «effervesce­nte, che galvanizza l’Italia» e raccoglie consensi internazio­nali, «noi restiamo sul territorio», sottolinea Maurizio Costanzi, responsabi­le del settore giovanile. Un concetto che prende forma con la collaboraz­ione tra Atalanta e Pontisola, dedicata Collaboraz­ione Il presidente del Pontisola Marziale Bonasio e, a destra, il responsabi­le del settore giovanile atalantino Maurizio Costanzi
Dove c’è Atalanta, c’è casa. Dopo la trasferta di Roma e prima di Copenaghen, la società nerazzurra presenta a Zingonia un’iniziativa che ribadisce l’importanza delle radici: «Valorizzar­e i giovani, la città e la provincia di Bergamo». Malgrado i successi di una squadra «effervesce­nte, che galvanizza l’Italia» e raccoglie consensi internazio­nali, «noi restiamo sul territorio», sottolinea Maurizio Costanzi, responsabi­le del settore giovanile. Un concetto che prende forma con la collaboraz­ione tra Atalanta e Pontisola, dedicata Collaboraz­ione Il presidente del Pontisola Marziale Bonasio e, a destra, il responsabi­le del settore giovanile atalantino Maurizio Costanzi

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