Caccia ai talenti Alleanza con il Pontisola
ai giovani calciatori. «Il nostro progetto — continua Costanzi — è un centro di formazione che legherà i due settori giovanili». Spiega Stefano Bonaccorso, responsabile dell’attività di base: «Le società si scambieranno esperienze e precise indicazioni sulla crescita dei giovani. Vogliamo offrire i migliori servizi».
In agenda c’è anche «una scuola calcio a Ponte, che coinvolgerà allenatori dell’Atalanta». Grazie a questa partnership, l’Isola bergamasca diventa un bacino privilegiato, frutto di «investimenti di tempo e di energie nel settore giovanile», commenta Livio Galbusera, presidente onorario del Pontisola: «Da sempre vogliamo migliorare i ragazzi per portarli in prima squadra. Oggi la nostra famiglia si allarga all’Atalanta». Ma non si tratta di una formula «esclusiva. È una novità positiva per tutte le società bergamasche». Loris Margotto, coordinatore delle scuole calcio nerazzurre, aggiunge: «Permettere che piccoli calciatori vengano allenati in maniera adeguata, da persone competenti, è un nostro obiettivo formativo». Prosegue Costanzi: «Vogliamo attuare un’opera di importante maturazione, calcistica e di valori. Bambini e ragazzi dai sei ai 18 anni potranno beneficiare del progetto. Chi è di Bergamo e gioca a pallone, merita di essere valorizzato da Atalanta». Poi Costanzi conclude, ricordando che «il percorso intrapreso deve essere esteso su larga scala. È un peccato che un bimbo di talento non abbia strutture specializzate dove coltivarlo. Fornirgliele è un obbligo morale e culturale».