Cantiere Donizetti Così nascono i nuovi sotterranei
Teatro, cantiere in ritardo «ma solo di pochi giorni» A metà settembre una riunione per fare il punto
Sopralluogo del sindaco al Teatro Donizetti, dove, demolita la platea, cominciano a spuntare i muri dei nuovi locali sotterranei. I lavori sono in ritardo «solo di pochi giorni».
Qualche ritardo sulla tabella di marcia c’è, ammettono. «Ma è poca roba, questione di giorni: saranno facilmente assorbiti, visto che stiamo parlando di un cantiere che durerà ancora un anno», specifica l’assessore ai Lavori pubblici Marco Brembilla. Che ieri ha partecipato al sopralluogo a sorpresa voluto dal sindaco Giorgio Gori al colossale cantiere da 18 milioni di euro per ristrutturare il Teatro Donizetti, non tanto nel volto quanto nell’ossatura e nelle viscere.
Il sindaco, Brembilla, l’assessore alla Cultura Nadia Ghisalberti e il presidente della Fondazione Donizetti Giorgio Berta hanno potuto verificarlo guardando quella che una volta era la platea, e che da giugno è stata sostituita da una voragine. Abbattuta la soletta del bar sottostante, sono state rinforzate le fondazioni e consolidate le basi dei palchi con muri in calcestruzzo. E ieri erano visibili i grossi plinti che delimiteranno i locali di servizio e i nuovi bagni che si troveranno proprio sotto il pavimento. Mentre il
nuovo bar sarà realizzato all’interno del nuovo ridotto.
Una volta terminato il nuovo pavimento saranno montate le impalcature alte quindici metri per arrivare al soffitto: «Là in cima non è mai andato nessuno da decenni— nota l’assessore Brembilla —. Questi lavori sono un’occasione imperdibile per controllare sia lo stato del soffitto che quello degli affreschi della volta. Solo allora sapremo se sarà necessario effettuare
qualche tipo di intervento sui dipinti, e se basterà una pulitura o se servirà qualcosa di più». Ma i ponteggi serviranno anche ad eseguire un intervento molto importante al
Il soffitto Con impalcature da 15 metri si potrà per la prima volta dopo anni controllare gli affreschi
soffitto, che sarà sottoposto a una compartimentazione per isolarlo dal tetto e bloccare così la diffusione del fuoco nel caso di un incendio. Se ne approfitterà infine anche per controllare le condizioni dello stesso tetto. I solai della prima e seconda galleria sono invece già stati consolidati.
I cinquanta operai che stanno lavorando al teatro da fine gennaio, con la sola pausa della settimana di Ferragosto, hanno già svolto interventi radicali anche sul resto della secolare struttura: sul retro è stato demolito il blocco dei camerini lasciando la fossa che servirà come fondamenta della nuova ala; la biglietteria affacciata sul monumento a Donizetti è stata soppalcata per creare gli spazi per un bar e un negozio; sul lato opposto si sta realizzando la terrazza che ospiterà eventi pubblici e la foresteria per gli artisti che prenderà il posto del bar Donizetti. Si è anche lavorato alla rimozione dell’amianto e alla posa degli impianti di aerazione e del sistema antincendio. Solo alla fine si procederà a mettere mano al palcoscenico e alla torre scenica.
«In questi ultimi mesi non ci sono stati grossi imprevisti e la tabella di marcia viene sostanzialmente rispettata — conferma Giorgio Berta —. A metà settembre comunque ci sarà una riunione con le imprese e il Comune per un nuovo sopralluogo e per fare il punto della situazione».