Ladri in oratorio È la terza volta
Quartiere San Paolo, svaligiato il bar In due ripresi mentre fuggono con le borse
In due hanno rubato alcolici, monetine e le offerte per la «Paolo Belli».
Risalisse al barattolo di Nutella, la polizia sarebbe a posto. È un’edizione limitata spedita dall’Austria, con decorazioni pasquali. Una chicca che potrebbe trasformarsi in prova schiacciante. Il consigliere comunale Simone Paganoni, primo collezionista in Italia del genere, lo aveva portato al bar che gestisce da tre anni. La scorsa notte è finito nel bottino della coppia di ladri che ha svaligiato il locale, nell’oratorio del quartiere San Paolo. I due anni scavalcato le cancellate con biciclette al seguito e tagliato le inferriate della cucina per infilarsi dalla finestra. Un quarto d’ora e se non sono andati con due borse piene di alcolici, cibo, monetine, persino le offerte raccolte per l’associazione Paolo Belli. E la Nutella, appunto.
È stato proprio Paganoni, ieri mattina alle 7, ad accorgersi del furto, «il terzo in pochi mesi — racconta —. Ho notato l’inferriata spostata, mi sono affacciato e ho visto che il bar era sottosopra». Comprensibile lo sfogo sui social network con tanto di video dei malviventi in azione, all’1.35. Pioveva, li si vede arrivare con il cappuccio sollevato, ma a volto scoperto. Uno ha la carnagione chiara e zoppica, l’altro scura con due toppe ben riconoscibili sui pantaloni. Il primo, quando si allontana, viene ripreso in volto. Escluso che si tratti degli autori dei precedenti colpi, filmati a loro volta: «Sono persone diverse, finora nessuno è stato individuato». Né di qualche cliente. «Noi non lo abbiamo riconosciuto — riprende Paganoni —. Inoltre, da come si sono mossi prima di entrare nel locale è chiaro che non conoscono il posto. Probabilmente sono due sbandati visto quello che hanno rubato. Ci hanno portato via bottiglie di super alcolici e di birra, due litri di latte, un sacchetto di arance». E poi monetine per circa 100 euro, oltre alle offerte raccolte per la Paolo Belli. «Erano in un tubo trasparente che hanno rotto e abbandonato sul pavimento — dice Paganoni —. Ci saranno stati 20, 30 euro, ma devono essersi resi conto che quella era beneficienza».
Complessivamente, in denuncia è stato stimato un furto da 500 euro. Più o meno come negli altri casi. Il più ingente è stato il primo, quando, oltre ai 150 euro spariti dalla cassa, i malviventi hanno lasciato danni per 600 euro. La seconda volta, si sono presi il computer usato dai ragazzi del Cre, per 400 euro di valore. «Abbiamo due cancelli, tre porte blindate e sei telecamere — conclude Paganoni —. Mi rifiuto di mettere anche l’antifurto».