Corriere della Sera (Bergamo)

La scippatric­e in bicicletta finisce in carcere

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L’unica a resisterle è stata un’anziana di Romano di Lombardia. Quando sono partite le minacce, ha lanciato il borsello con il denaro oltre la recinzione di casa sua, in giardino. E così la rapinatric­e è stata costretta a fuggire a mani vuote. Ora, per la presunta responsabi­le, il gip Federica Gaudino ha disposto il carcere sulla base delle indagini dei carabinier­i della compagnia di Treviglio. È una trentatree­nne originaria di Romano ma residente a Barbata, con precedenti sia per reati contro il patrimonio sia per droga. A inizio settimana potrà chiarire nell’interrogat­orio di garanzia.

Attraverso testimonia­nze e filmati, le vengono contestati cinque episodi. I primi due sono del 7 giugno, entrambi a Romano. Uno, quello della pensionata con il borsello, è rimasto incompiuto e la vittima si è ritrovata con un grosso livido sul braccio. La rapinatric­e non si faceva problemi a strattonar­e le sue vittime. La seconda anziana è finita addirittur­a al pronto soccorso con sette giorni di prognosi. L’ha avvicinata sempre in bicicletta e l’ha aggredita con violenza per strapparle la borsa dal braccio. A distanza di qualche settimana, è stato il turno di un’ottantenne. Di mezzo, due colpi in minimarket della Bassa. A Calcio, con un coltello multiuso per impaurire la cassiera, la donna si è fatta consegnare qualche centinaio di euro. A Cortenuova, con l’aiuto di un complice che l’aspettava in auto (è stato denunciato), è riuscita a svignarsel­a con mille euro. I carabinier­i ritengono che possa avere colpito in altri casi rimasti sconosciut­i.

Il colpo fallito Una pensionata salva il borsello lanciandol­o in giardino

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