Torneo tra pulcini nel nome di Yara, anche con Juve e Inter
Domenica a Valbrembo. Sabato un quadrangolare ricorderà Mondonico
Non potrebbe che essere lì, cucito sulla maglietta bianca ed appuntato sul cuore di papà Fulvio, il logo dell’associazione «La passione di Yara». Due scarpette da ginnastica ritmica ricamate non sono diverse dagli scarpini di calcio e i sogni dei piccoli pulcini che domenica parteciperanno alla 4°edizione del torneo di calcio a 7 al campo sportivo di Valbrembo, sono grandi. Papà Fulvio se ne prende in braccio uno di questi pulcini che avrà sì e no 10 anni. Loro dice: «Incarnano la passione pura» e Luca, che gioca nel Paladina e vorrebbe incontrare la Juventus, ne è l’emblema perfetto. «Chissà se Luca segnerà ai bianconeri, ma per farlo felice gli basta sapere che potrebbe giocarci», aggiunge Fulvio Gambirasio capace di inquadrare in modo molto semplice il senso della manifestazione che mixerà 16 mini squadre, tra società blasonatissime (Juve, Atalanta, Torino, Inter e Parma tra le altre) e quelle del territorio bergamasco.
Ci sono imprinting sportivi ed umani che segnano tutta la vita e papà Fulvio vuole riempirsene il cuore e gli occhi, mentre ringrazia i volontari coinvolti («Vorrei essere una piovra per abbracciarli tuti, si stanno impegnando dallo scorso febbraio») e rivolge parole dolci a Clara Mondonico nel ricordo del papà, alla cui memoria è dedicato un quadrangolare che si disputerà sabato (squadre composte da tifosi, ex giocatori di Atalanta, Torino, Fiorentina e AlbinoLeffe). «Emiliano ci ha sempre insegnato che si diventa uomini con l’esempio che diamo agli altri. Quello che lasciamo ai nostri figli non morirà mai».
Clara si asciuga i lucciconi, anche lei diretta ai piccoli pulcini: «Non tutti diventerete come Ronaldo ma credete sempre ai vostri sogni e ai valori veri che imparerete a conoscere su quei campi di calcio che erano la passione del mio papà». Tutto straripa: la commozione, i ricordi ma anche la consapevolezza che quella de La Passione di Yara è la strada più bella che si potesse imboccare per dare vita e corpo ai sogni dei ragazzi più disagiati. I progetti, dagli 8 del 2015 ad oggi, si sono moltiplicati in modo esponenziale (17 nel 2017 e una trentina nel 2018) affiancandosi ai ragazzi in un percorso continuativo. I sostegni e il plauso del mondo sportivo e politico non mancancano: la passione, quella vera, sposta le montagne.