Santa Lucia, la farmacia può tornare
Il Comune pronto a lanciare il bando per Santa Lucia L’area per la nuova sede arriva fino a via Nullo
Torna la farmacia nel quartiere Santa Lucia, in città. Resta però da capire esattamente dove — se nell’edificio dove c’era la vecchia farmacia esterna dei Riuniti o in un’altra sede — e anche chi la aprirà. Due dettagli non da poco su cui l’Ordine dei Farmacisti ha qualche perplessità (espressa anche attraverso pareri ufficiali del Consiglio provinciale) e manifesta il dubbio che la nuova struttura vada davvero a servizio degli abitanti di Santa Lucia: il perimetro della zona in cui aprirà è così grande che, a seconda della sede, la nuova farmacia potrebbe fare concorrenza a quelle di altri quartieri.
Domani arriverà in commissione a Palazzo Frizzoni la delibera sull’esercizio del diritto di prelazione per la titolarità della farmacia numero 37, quella appunto del quartiere del vecchio ospedale. «Il Comune — spiega il sindaco Giorgio Gori — esercita la prelazione per poter fare un bando a cui, probabilmente, parteciperà anche la società di cui siamo soci di minoranza. La maggioranza della società è privata e quindi non è possibile procedere ad un’assegnazione diretta. Il vincitore del bando deciderà dove collocare la farmacia».
A Santa Lucia la farmacia manca da inizio 2017, quando quella di via Statuto è stata trasferita all’interno del Papa Giovanni. Da allora, spiega il documento che dovrà essere vagliato dalla commissione e poi dal consiglio, ci sono stati «conseguenti notevoli disagi per la popolazione residente, composta in gran parte da persone ultrasessantacinquenni». Secondo l’amministrazione, va anche considerata la presenza di nuovi importanti insediamenti residenziali negli spazi dell’ex Enel che necessitano di un adeguato servizio.
Ad aggiudicarsi il bando della Regione per la gestione della farmacia del Papa Giovanni era stato lo stesso ospedale. In realtà il concorso era stato vinto dalla farmacia comunale di via Verdi, ma l’Azienda farmaceutica muninuova cipale Spa (di cui Palazzo Frizzoni è socio al 20%) aveva rinunciato alla gara, che così era andata all’Azienda ospedaliera, arrivata seconda. Una decisione che aveva suscitato perplessità nella Lega. La giunta aveva fatto sapere di aver rinunciato al bando perché non era sicura di poter aprire la farmacia all’interno del Papa Giovanni, in mancanza di un accordo con l’ospedale.
L’Ordine dei Farmacisti ha
Le difficoltà «Dopo il trasloco al nuovo ospedale, disagi per il quartiere abitato da molti over 65»
dato il via libera all’apertura (dopo un primo no, legato alla mancanza di dati Istat sulla popolazione di riferimento) ma il presidente, Ernesto De Amici, non nasconde alcuni punti critici: «Abbiamo segnalato che il perimetro della zona in cui potrà aprire la nuova farmacia pone dei problemi. In teoria potrebbe essere aperta anche a ridosso di via Nullo e via Garibaldi. In questo modo intercetterebbe un mercato più ampio, ad esempio legato all’attività delle cliniche Castelli e San Francesco, mentre il quartiere di Santa Lucia resterebbe comunque scoperto».
Prima del trasloco alla Trucca, la farmacia di via Statuto aveva un giro d’affari da oltre 900 mila euro (2016). La
❞ Il perimetro della zona in cui aprirà la nuova farmacia pone dei problemi: la copertura del quartiere non è garantita Ernesto De Amici
Ordine Farmacisti
sede all’interno del Papa Giovanni XXIII nel 2017 ha incassato 1 milione e 759 mila euro. Nel 2016 il giro d’affari di Azienda Farmaceutica Municipale è stato di 2,9 milioni di euro. La partecipata comunale ha chiuso quell’esercizio con un utile di 107 mila euro. In città oggi sono 35 in totale le farmacie aperte. Nel 2012 era stata messa a bando anche una farmacia nella zona di Daste e Spalenga, ma l’assegnatario ha poi rinunciato ad aprirla, al contrario di quanto invece avvenuto a Valtesse, dove è stata aperta appunto la farmacia numero 36. Ora la 37, per la quale comunque ci vorranno diversi mesi.