Per Treviglio un socio inibito per ripartire
Treviglio annuncia l’ingresso in società di Raffaele Monastero, l’ex presidente di Reggio Calabria inibito fino al 9 aprile 2019 dal Tribunale Federale per la fideiussione irregolare che ha determinato la penalizzazione della Viola nell’ultimo campionato di Serie A2.
Dopo Stefano Lamera, Treviglio annuncia l’ingresso in società anche di Raffaele Monastero, non è certo un cambiamento che può passare inosservato. L’ex presidente di Reggio Calabria è stato infatti inibito fino al 9 aprile 2019 dal Tribunale Federale per la fideiussione irregolare che ha determinato la penalizzazione di 34 punti (e la conseguente retrocessione) della Viola nell’ultimo campionato di Serie A2. Non si tratta di una responsabilità diretta, gli è stata contestata invece «la negligenza per non aver controllato la regolarità della documentazione per l’iscrizione». La Viola si è professata parte lesa per aver subito una truffa dal broker che aveva fornito i titoli bancari necessari, mentre Monastero si è dichiarato estraneo evitando però di argomentare in maniera articolata.
Il nuovo socio di Treviglio ora spiega la sua posizione: «Per rispetto nei confronti della Viola non ho voluto difendermi a livello personale a discapito di altri — commenta il commercialista —. Ho solo affermato la mia totale estraneità, a cui per altro mol- L’obiettivo Raffaele Monastero potrebbe avere un ruolo anche per la ricerca del nuovo sponsor della Blu Basket Treviglio ti credono visto che altrimenti non mi avrebbero contattato diverse società, a partire da Treviglio. L’inibizione comunque non preclude nessuna attività professionale nella società. È una cosa che faccio fatica a digerire, mi sento tradito da tutti, e in particolare dall’ambiente di Reggio Calabria. Ho sempre agito in buona fede: l’inibizione passerà mentre mi porto dietro i risultati di una squadra che avrebbe fatto bene anche ai playoff». I primi indizi di un ingresso si erano palesati nel giorno del raduno, quando Monastero era comparso al PalaFacchetti al fianco dei dirigenti: «È una società a cui sono stato sempre vicino per i rapporti che ho con Mattioli e Insogna. Poi sono amico di Vertemati da tanti anni. Loro hanno fatto una valutazione di quanto ho fatto e mi hanno accolto in famiglia. Vengo da anni di guerra: Reggio non è Treviglio. Là non c’era questa condivisione. Qui ho trovato un progetto imperniato sui giovani che è il mio modo di vedere il basket».
La Blu Basket in estate ha messo sotto contratto 3 ex giocatori di Reggio Calabria: Chris Roberts, Lorenzo Caroti e Celis Taflaj. «Non posso negare che ci sia una relazione con il fatto che io sia diventato socio. Il legame con Treviglio è cominciato a inizio mercato — ammette Monastero —. Ho iniziato a misurare l’ambiente per capire se potevo essere d’aiuto. Sono 3 giocatori con cui ho un rapporto speciale: Chris è come se fosse mio fratello, Lorenzo lo considero mio figlio come Celis, che ho preso quando aveva 17 anni». Monastero avrà un ruolo importante anche nella caccia al nuovo sponsor: «L’obiettivo è portare la Blu Basket oltre la propria area di competenza in modo che abbia un’attrattiva maggiore. A Reggio ho portato un milione in tre anni tra sponsor e investimento sul marchio. Ci sono state circostanze favorevoli che mi hanno permesso di vendere il “prodotto” Viola a ottime aziende». A giugno sembrava vicino alla BB14: «Sembrava esserci l’ipotesi di rilevare il titolo. Quando hanno deciso di non venderlo, ho parlato con Lentsch della possibilità di diventare socio. È una persona molto capace e gradevole. Ma in quel momento c’era ancora un legame con la Viola e poi, al di là di Treviglio, non ho davvero tenuto in considerazione nessun’altra società».