Corriere della Sera (Bergamo)

«Il Posto» di Olmi in gara a Venezia tra i «Classici»

Proiettato ieri dopo il restauro alla Cineteca di Bologna

- Federico Fumagalli

Quando lo scorso 7 maggio ha abbandonat­o questo mondo (che nei suoi film di uomini e paesaggio aveva sezionato al dettaglio) per un altro (anch’esso oggetto di riflession­i d’artista, tra miracoli e papi), Ermanno Olmi aveva lasciato la tavola apparecchi­ata per una serie di importanti ricorrenze cinematogr­afiche. I quarant’anni dalla Palma d’oro a Cannes, vinta per «L’albero degli zoccoli», i trenta dal Leone d’oro a Venezia per «La leggenda del santo bevitore», il decennio trascorso dall’assegnazio­ne del Leone alla carriera. Per «Il Posto», capolavoro olmiano dei Sessanta, il 2018 sarebbe trascorso senza particolar­i ricorrenze. Colma il vuoto la 75esima Mostra del Cinema di Venezia, che ha scelto il film del ’61 per il concorso «Venezia Classici» — la sezione di grandi opere del passato, oggetto di recente restauro.

«Il Posto» (ieri al Lido la proiezione ufficiale, nella versione restaurata da Cineteca di Bologna e Titanus) è quello di lavoro. Nel film, lo cerca il giovane Domenico, che dalla campagna milanese si sposta in città. Oltre a un impiego, a Milano troverà anche l’amore per Antonietta, interpreta­ta da Loredana Detto, futura signora Olmi. «È un grandissim­o film sull’amore, magico e capace di parlare a tutte le generazion­i — spiega Gian Luca Farinelli, direttore della Cineteca di Bologna —. I materiali erano in buona condizione. Per noi è stato semplice fare un buon lavoro. Abbiamo cercato di riproporre le stesse sfumature in bianco e nero».

Lo statuto di Venezia Classici permette ai selezionat­ori di costruire una «squadra dei sogni», in grado di mescolare epoche diverse e accostare celebrati autori. Così, «Il Posto» compete con altri 17 titoli, tra cui «Morte a Venezia» (Visconti), «La notte di San Lorenzo» (i fratelli Taviani), «Il portiere di notte» (Cavani) e una compagine straniera altrettant­o dorata: da «A qualcuno piace caldo» di Billy Wilder a «L’anno scorso a Marienbad» di Alain Resnais, alla fantascien­za di «Essi vivono», di John Carpenter. Il giudizio su quale sia il migliore (restauro), arriva da una giuria di ventisei studenti di cinema delle università italiane. Il verdetto è atteso per domani. Gli omaggi a Olmi sono tanti anche all’esposizion­e fotografic­a «Il Cinema in Mostra», all’Hotel Des Bains fino a domenica prossima: dalla fotografia in bianco e nero insieme all’americano Rod Steiger, protagonis­ta del suo «E venne un uomo», al divertito siparietto con l’amico Adriano Celentano che, nel 2008, consegnò al Maestro il Leone d’Oro alla carriera.

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 ??  ?? Sul set Da sinistra, a Milano, Lorena Detto, il regista e suo futuro marito Ermanno Olmi, il protagonis­ta del film Sandro Panseri, nei panni di Domenico Cantoni
Sul set Da sinistra, a Milano, Lorena Detto, il regista e suo futuro marito Ermanno Olmi, il protagonis­ta del film Sandro Panseri, nei panni di Domenico Cantoni

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