Corriere della Sera (Bergamo)

La sensualità di Jen tra passione, volteggi e acrobazie

Jen Bonetti tra spettacola­ri volteggi e slanci sulla pertica Acrobazie e sensualità contaminat­e con il burlesque

- Rosanna Scardi

Una danzatrice acrobatica e sensuale fuori dagli schemi, tutta muscoli e tatuaggi dai disegni orientali. La Jen, nome d’arte di Jennifer Bonetti, di Capriate, 35 anni, è l’inventrice della «freaky pole», uno stile della pole dance.

E, oggi, dalle 14 alle 19, sarà e alla Festa dello sport di Lallio, al Parco dei Gelsi, con uno stand e tanto di pedana e palo da far provare a curiose e aspiranti allieve. Alle 17 è, invece, prevista la sua esibizione.

«Amo il mondo del circo, i “freak” o “scherzi della natura” come la donna barbuta o i gemelli siamesi, personaggi strambi che si ritrovano nella serie tv “American horror story” — afferma Jen, che è specializz­ata in cerchio e tessuti aerei —. Quell’atmosfera ispira la mia arte».

La disciplina sportiva, mix di ginnastica e danza con la pertica o palo, è nata proprio sotto il tendone. I circensi cinesi negli anni Venti la praticavan­o nei loro spettacoli itineranti, mentre nel Nord America i pali dei tendoni erano spesso usati per svolgere vere performanc­e. Negli anni ‘50 la pole dance si è evoluta trasforman­dosi in uno show fisso nei club, proprio come accadeva per il burlesque. In India esiste una sua variante, il mallakhamb, sport tradiziona­le che utilizza una pertica di legno, usata da atleti. A torto, la pole dance è stata paragonata alla lap con le ballerine che ricordano Demi Moore nel film «Streepteas­e».

«La lap è destinata a un solo spettatore che la ballerina, in costume e tacchi a spillo, avvicina, sfiora, coinvolge, si riduce a un gioco erotico — spiega Jen —. La pole, invece, è una danza acrobatica e sensuale che utilizza una pertica come oggetto scenico per leve, slanci, figure e coreografi­e teatrali a tempo di musica, c’è chi si arrampica fino a sei metri».

Il primo campionato italiano di pole dance si è svolto a Roma nel 2010, promosso dalla federazion­e italiana e vinto da Sara Brilli. E c’è chi la vorrebbe alle Olimpiadi.

La ballerina bergamasca è riuscita a trasformar­e la sua passione in un mestiere che affascina sempre di più: sono una dozzina le iscritte al suo corso alla palestra Enjoy a Sabbio di Damine. L’età varia dai 13 alle over 50. E tra un paio di settimane saranno sottoposte all’esame per superare il primo livello.

«Chiunque può iniziare a praticarla, anche uomini e bambini, esiste solo un preciso percorso propedeuti­co da seguire dove all’inizio gli esercizi sono alla portata di tutti, anche di chi è un po’ avanti con gli anni», precisa la danzatrice. Ogni lezione è preceduta da riscaldame­nto muscolare e stretching mirati per poter volteggiar­e sul palo in sicurezza. E poi c’è la femminilit­à? «É garantita — sorride la ballerina —. Tutte imparano a muoversi con sensualità ed eleganza».

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Passione Le acrobatich­e performanc­e di Jen al palo. Così il fisico viene modellato dalla pole dance
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