Il folk della steppa con l’Astana Ballet
Il Kazakistan si racconta attraverso la più giovane delle sue compagnie teatrali, l’Astana Ballet, in arrivo per la prima volta stasera alle 20,30 con replica domani al Nuovo di piazza San Babila di cui inaugura l’ottantunesima stagione (biglietti e 50/30, tel. 02794026). Molto attivo sul fronte delle tournée internazionali (è stato applaudito a New York, Tokyo, Seul, Pechino), il complesso, formato da una sessantina di elementi di varia formazione, fonde storia e cultura della propria terra in un repertorio che abbraccia con versatilità danza tradizionale kazaka, balletto classico, contemporaneo in cui si intrecciano differenti tecniche. Il programma scelto per Milano contempla «The Heritage of the Great Steppe», lavoro corale che disegna, in un affresco folk, l’eredità della tradizione locale, segnata dal caratteristico dinamismo dei virtuosismi, dall’espressività della pantomima, dai colori e dagli umori dell’Est bucolico. La seconda parte della serata riserva la scoperta di un Kazakistan che non ti aspetti, intinto nel mélo parigino delle chanson di Édith Piaf in «Love fear loss», tre duetti firmati da Ricardo Amarante che raccontano atmosfere emotive vissute dalla cantautrice, seguiti da «A fuego lento», altra coreografia di Amarante sui tanghi di Astor Piazzolla.