Poieto, i pareri opposti dello stesso consulente
Stesso commercialista, stime opposte nel giro di un anno e mezzo. Nell’operazione Monte Poieto, l’esposto da cui è scaturita l’inchiesta per abuso d’ufficio porta alla luce la contrapposizione tra la perizia giurata del 2016 e la consulenza del 2017 firmate dal commercialista Stefano Mazzoleni. Quando il Comune deve vendere, il Poieto vale zero. Poi, fattura 370 mila euro.
Quanto vale la società Monte Poieto? Nel giro di un anno e mezzo il commercialista Stefano Mazzoleni è stato chiamato a tirare le somme due volte. La prima, il 7 giugno 2016, quando è stato incaricato dal Comune di Aviatico, a cui premeva capire il valore delle quote della sua controllata in vista della ricapitalizzazione. La seconda, il 10 ottobre 2017, per conto della Sviluppo Monte Poieto, nella causa civile contro i gestori del rifugio. La questione è tra i punti dell’esposto che ha dato origine all’inchiesta per abuso d’ufficio. Tre, gli indagati: il segretario comunale Saverio De Vuono e gli ex sindaci Michele Villarboito e Stefano Dentella. La tesi dell’accusa ruota intorno alla figura di quest’ultimo, che nella triplice veste di primo cittadino, amministratore della Monte Poieto e titolare della Sviluppo Monte Poieto ha messo in vendita la società pubblica e ora sta cercando di ultimarne l’acquisto. L’inghippo, nella denuncia presentata da 34 cittadini e dall’attuale sindaco Mattia Carrara, sta nel fatto che Mazzoleni, commercialista di Dentella, ha firmato due stime opposte. Rifugio e ovovia valgono poco o niente quando l’amministrazione deve cederle a Dentella. Fatturano 370 mila euro l’anno quando si tratta di calcolare i danni da chiedere ai gestori. «È evidente che qualcosa non torna — evidenzia Carrara —. Il patrimonio netto della Monte Poieto, nella perizia del 2016, è pari a 331 mila euro. Stando alla seconda consulenza, significa che in un solo anno di gestione diretta sarebbe stato possibile ripagarsi la società, guadagnandoci. Com’è possibile?». Negli uffici della 3Emme, lo studio in via Coghetti, a Bergamo, dove lavora Mazzoleni, la Finanza venerdì ha sequestrato la documentazione della controllata. «Non mi risulta che questo capitolo sia l’oggetto dell’inchiesta — risponde il professionista —. Non ho nulla da dire». (mad.ber.)