Metamorfosi da San Patrignano
«Il nostro spettacolo riflette sul tema della trasformazione, una questione che i ragazzi di San Patrignano conoscono sulla loro pelle». Il regista Pascal La Delfa presenta «Di forme mutate in corpi nuovi. Metamorfosi da Ovidio e da altri mortali», nuova produzione teatrale nata nella comunità di recupero per tossicodipendenti fondata quarant’anni fa (Teatro Studio, via Rivoli 6, domani ore 20.30, giovedì ore 19.30, 10 e, tel.02.42.411.889).
Sul palco venti giovani «attori», tre musicisti e cinquecento mele rosse, «da quella del giudizio di Paride a quella di Guglielmo Tell», sottolinea il regista, «un percorso che, tra un’ironia e una citazione, inizia con Ovidio per arrivare a Shakespeare, Kafka e Pirandello». Uno spettacolo dove le parole degli autori danno voce all’esperienza di chi è in scena, «la metamorfosi riguarda il percorso di crescita di ogni essere umano, ma è anche frutto delle scelte che compiamo, per i nostri ragazzi trasformarsi significa prendere coscienza, cambiare e ripartire». La comunità fondata da Vincenzo Muccioli, dal 1978 ha accolto 26mila persone. Oggi gli utenti sono 1300, l’età media è 28 anni ma è allarmante l’aumento dei giovanissimi: «nel 2017 sono entrati 33 minorenni, di età compresa tra i 14 e i 17 anni», fanno sapere i responsabili.