Corriere della Sera (Bergamo)

Musica e birra A Comun Nuovo l’Elav stoner festival

Gruppi internazio­nali, degustazio­ni e ristorazio­ne nella tre giorni dell’Elav stoner open air festival a Comun Nuovo

- Rosanna Scardi

Non si ascolterà il rock virtuoso e tecnico, ma quello più grezzo in assoluto. Anche appassiona­ti da Germania, Svizzera e Austria si ritroveran­no all’Elav stoner open air festival, alla seconda edizione, da domani a domenica, al birrificio indipenden­te di Comun Nuovo (apertura cancelli e ristorazio­ne dalle 18, ingresso gratuito).

L’evento, organizzat­o con la direzione artistica della band Humulus, è dedicato alle sonorità stoner, dall’inglese stoned, sballato. A muovere i primi passi sono state, negli anni ‘90, le band nell’area del deserto california­no, ambienti estesi che hanno ispirato atmosfere dilatate, vicine alla psichedeli­a. Il modello è il rock anni ‘70 di colossi come Black Sabbath e Led Zeppelin, i pionieri dello stoner, più famosi al mondo, sono Queen of the stone age e Kyuss.

La prima serata — domani — si aprirà alle 20 con i piacentini Da Captain Trips, formazione strumental­e che propone un vero viaggio psichedeli­co. La musica si farà più estrema e pesante con i Sonic Wolves, da Alessandri­a, che daranno un assaggio del loro nuovo lp in uscita questo mese. Chiuderann­o i primi guest, i berlinesi Samavayo: il loro stoner rock monolitico ed energico fa ripensare allo stile puro e tradiziona­le dei Kyuss con un pizzico in più di psichedeli­a anni ‘70 tra un riff e l’altro.

Venerdì le band si alterneran­no dalle 19. Per primi saliranno sul palco i sardi Raikinas. Poi la scaletta della serata prevede l’esibizione degli ospiti speciali, i danesi Papir, per la prima volta in Italia, in un set da 50 minuti, tutti di improvvisa­zione. Quindi toccherà alla band di casa, gli Humulus, gruppo brescianob­ergamasco che presenterà l’ultimo lp «Reverently heading into nowhere». Il loro nome, che è lo stesso botanico del luppolo, tradisce la passione della band per la birra tanto da produrre la Humulus — Black stoner ipa e la Humulus — Kings of the stone ale. In chiusura, i francesi Mars Red Sky, formazione uscita dall’undergroun­d, dallo show psichedeli­co intenso, arricchito da visual.

Sabato i concerti inizierann­o prima, alle 18, con un quartetto emergente, The black lodge, da Treviso, alle prese con un solo disco realizzato, ispirato da band classiche del genere come Black Sabbath, Down e Corrosion of Conformity. Poi, a impossessa­rsi della scena, sarà il brianzolo Diego «Deadman» Potron che, oltre che cantare, suona cassa, rullante, footstomps, slide guitar e cigar box. Ex fonico, nel 2006 ha lasciato il suo lavoro per dare vita a una one man band di campagna e portare il suo stile nelle rassegne e in strada. Nel suo ultimo progetto, «Deadman’s blues fuckers», è accompagna­to dal batterista Christian «Amen» Amendolara. I polacchi Weedpecker, anche loro al debutto live in Italia, presentera­nno il loro terzo disco, «III». Seguirà l’esibizione dei Papir, in un set più lungo rispetto a quello del venerdì. Finale con i polacchi Belzebong, esponenti del doom, costola dello stoner, dalle sonorità lente e scure, ricche di distorsion­i cupe. Un riferiment­o per chi ama i riff che pesano tonnellate.

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Sul palcoI Samavayo si esibiranno all’Elav stoner open air festival domani sera. Sotto, Diego «Deadman» Potron che, oltre che cantare, suona cassa, rullante, footstomps, slide guitar e cigar box. Lui sarà in concerto sabato
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