Corriere della Sera (Bergamo)

Muore con la moto che prende fuoco

Costa Serina, la sbandata lungo un rettilineo La vittima, 59 anni, di Zogno, lascia una figlia

- Ruffinoni

In via Aldo Moro, a Costa Serina, Pietro Pesenti, 59 anni, di Zogno, è morto in moto. Secondo la prima ricostruzi­one dell’incidente, ha fatto tutto da solo. Ha perso il controllo della sua Kawasaki ed è caduto a terra, andando a sbattere. La moto, scivolando sulla carreggiat­a, ha perso benzina e ha preso fuoco. In strada sono accorsi i residenti. Sul posto 118 e vigili del fuoco, ma per lui non c’è stato nulla da fare.

Uno schianto violento in moto e poi le fiamme. Ieri sera alle 17.30, a Costa Serina, Pietro Pesenti, 59 anni, di Zogno, ha perso la vita in un incidente stradale la cui dinamica è ancora da chiarire. Secondo la prima ricostruzi­one, il motociclis­ta avrebbe fatto tutto da solo, perdendo il controllo del mezzo.

Pesenti, che viveva nella frazione di Spino al Brembo, stava andando con la sua Kawasaki verso il centro del paese quando, in via Aldo Moro, in prossimità del cartello che indica il tornante a destra a 120 metri, ha perso il controllo della moto ed è piombato a terra. Sul luogo dell’incidente, sono accorse diverse persone del paese, colpite dal rumore dello schianto e dalla colonna di fumo che si è alzata quando la Kawasaki ha preso fuoco.

La moto, scivolata sulla carreggiat­a, ha proseguito la corsa, ha perso della benzina e per l’attrito con l’asfalto ha preso fuoco. Da Zogno sono arrivati una pattuglia dei carabinier­i e un mezzo dei vigili del fuoco, preceduti da un’autoambula­nza e da un’auto medica.

Quando i soccorrito­ri sono arrivati in via Moro, però, Pesenti era già in condizioni molto critiche e, nonostante i tentativi di rianimarlo, per lui non c’è stato nulla da fare. È morto a causa delle ferite subìte nello schianto; le fiamme, partite in un secondo momento, non l’hanno ustionato. Poco distante dal guard rail è rimasta la Kawasaki divorata dal fuoco. Irriconosc­ibile.

Un incidente, quello in cui ha perso la vita Pesenti, dalla dinamica poco chiara, che lascia sgomenti gli abitanti del paese: «Il tratto di strada dove è avvenuto l’incidente non è pericoloso — dice un cittadino che abita in via Aldo Moro —, probabilme­nte il motociclis­ta deve aver avuto un malore o qualcosa del genere. Mi spiace davvero, anche se lo conoscevo solo di vista».

Padre di una figlia, gran tifoso dell’Atalanta e di lavoro muratore, Pietro Pesenti a Costa Serina andava spesso in motociclet­ta. «Capitava, a volte, di non vederlo per settimane — ricorda un abitante del paese —, probabilme­nte a causa del suo lavoro che lo teneva spesso impegnato. Ma, almeno una volta al mese, lo potevi trovare al bar Alba Chiara in via Papa Giovanni XXIII, dove veniva per vedere le partite e tifare con passione la sua squadra del cuore».

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Il rogoLa moto della vittima in fiamme poco dopo la caduta sulla provincial­e

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