Nel salotto buono si ride e si piange
Commedie familiari e cabaret al Manzoni
Compie 40 anni la gestione Fininvest del Teatro Manzoni, che nel 1978 scongiurò la trasformazione del «salotto buono» della scena milanese in un supermercato grazie alla resistenza di Luigi Foscale prima e, poi, della moglie Walda, scomparsa appena una quindicina di giorni fa. A lei è idealmente dedicata la stagione 2018-19 , che si aprirà l’11 ottobre con una commedia del gettonatissimo Florian Zeller. Cena a quattro: la coppia dei padroni di casa e il migliore amico di lui con la giovane compagna per cui ha lasciato la moglie. Frustrazioni, gelosie, invidie e insicurezze pronte a esplodere. «La scrittura di Zeller — dice Gioele Dix, che firma la regia — ha il pregio di lavorare sui cliché, spiegandone le regioni e affrontandone le contraddizioni. Un meccanismo a orologeria efficace e divertente grazie anche ai due protagonisti, Emilio Solfrizzi e Paola Minaccioni». Gli ultimi anni del genio olandese nel manicomio di Saint Paul sono invece al centro di «Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco» di Stefano Massini, con Alessandro Preziosi (15 novembre-2 dicembre), mentre alle festività natalizie è ormai «abbonato» Vincenzo Salemme, autore, regista e interprete di «Con tutto il cuore» (11 dicembre-1 gennaio).
L’anno nuovo si apre con la prima volta di Alessandro Haber al Manzoni: è un padre costretto a trasferirsi in casa della figlia (Lucrezia Lante della Rovere) perché colpito dal morbo di Alzheimer. Si ride e si piange, ancora a firma di Florian Zeller e di Piero Maccarinelli per la regia (10-27 gennaio). Altro ritratto di famiglia è «Tempi nuovi» di Cristina Comencini, con Ennio Fantastichini e Iaia Forte, prima di un tuffo nel mondo shakespeariano del «Sogno di una notte di mezza estate» con Stefano Fresi, Violante Placido e Paolo Ruffini (28 febbraio-17 marzo). «Un thriller sentimen- Travolti Ennio Fantastichini e Iaia Forte alle prese con i cambiamenti della modernità in «Tempi nuovi» di Cristina Comencini tale che piace molto alle donne», dice Michele Placido, regista e interprete, con Anna Bonaiuto, di «Piccoli crimini coniugali» di Éric-Emmanuel Schmitt (28 marzo-24 aprile), che passa il testimone di chiusura del cartellone a Carlo Buccirosso, autore, regista e protagonista di «Il pomo della discordia», frizzante commedia sul rapporto tra genitori e figli (9-26 maggio). Accanto alla prosa, coesistono altri tre cartelloni. Il cabaret può contare su dieci appuntamenti con Giovanni D’Angella, Paolo Cevoli, Francesca Reggiani, Massimo Lopez e Tullio Solenghi, Gabriele Cirilli, Enrico Bertolino e Luca Bottura, Lillo &
Protagonisti Da Solfrizzi a Salemme da Preziosi a Cristicchi passando per Haber e Violante Placido
Greg, Teresa Mannino, Antonio Ornano e Angelo Duro. «Manzoni Extra» mescola invece vari generi: quattro date con «La storia a processo», a cura di Elisa Greco, magia e illusionismo con Walter Rolfo e Raul Cremona, balletto e operetta, Simone Cristicchi, Leonardo secondo Vittorio Sgarbi e un recital di Drusilla Foer. Tredici infine i titoli junior di «Manzoni Family».