Zingonia, due denunciati per gli incendi alle torri
E per la demolizione candidate in Regione quattro aziende
Sono stati denunciati due stranieri per i roghi che sono divampati nelle scorse settimane nei palazzi di Zingonia prossimi alla demolizione. I presunti piromani sono stati scovati grazie a un blitz dei carabinieri. Nell’operazione è stato inoltre arrestato in flagranza un pusher che aveva scambiato i militati in borghese per clienti. Intanto per l’abbattimento delle torri, sono ben quattro le aziende che hanno risposto al bando di Infrastrutture Lombarde.
Nel giorno dell’ennesimo raid dei carabinieri alle torri di Zingonia per stanare gli autori dei roghi scoppiati nelle ultime settimane, arriva la notizia che ben quattro ditte si sono candidate per la demolizione. Si è chiuso ieri alle 16 il bando di Infrastrutture lombarde per ottenere l’appalto per l’abbattimento dei sei palazzi. La società della Regione, infatti, ha messo sul piatto 1,2 milioni per l’intervento che andrà eseguito in 270 giorni e dovrebbe iniziare entro la fine di dicembre. In attesa di conoscere quale delle aziende avrà presentato l’offerta migliore, ieri i carabinieri di Treviglio, agli ordini del capitano Davide Papasodaro, sono entrati in azione.
La tecnica è quella messa a punto negli ultimi due anni con la cinturazione dei palazzi e poi la perquisizione a tappeto. Un’operazione questa volta di dimensioni minori perché ormai tre dei palazzi sono inagibili e negli altri tre vivono solo 4 famiglie regolari. L’intervento aveva l’obiettivo di bonificare gli appartamenti disabitati e ormai aperti, dopo che Comune e Aler, prendendone possesso, hanno distrutto porte e sanitari. In alcuni, infatti, cercano rifugio clandestini e pusher. Ben 10 gli stranieri senza permesso di soggiorno fermati e portati in serata al Centro identificazione ed espulsione di Torino per il rimpatrio.
Proprio per uno screzio tra piccoli spacciatori sarebbero nati alcuni degli incendi verificatisi nei giorni scorsi. Un ventenne extracomunitario per ripicca avrebbe dato alle fiamme dell’immondizia negli appartamenti in cui pensava un rivale nascondesse la droga da vendere. Il reato che gli è stato contestato è il 424 del codice penale: danneggiamento seguito da incendio. Sarà denunciato per lo stesso reato un altro straniero a cui i militari addebitano altri dei roghi scoppiati nelle torri. In questo caso il motivo sarebbe totalmente futile, una sorta di divertimento fine a sé stesso.
Il contesto in cui gli episodi si collocano è quello di estremo degrado e microcriminalità che investono l’ultimo periodo delle torri, da quando sono praticamente disabitate. Nell’operazione di ieri i militari, che erano sulle tracce dei due piromani, hanno raccolto importanti riscontri che hanno portato alle denunce. Nell’operazione di controllo è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti un 37enne marocchino, clandestino sul territorio nazionale e pregiudicato per reati specifici. Il magrebino, di prima mattina, ha scambiato i militari in borghese, andati in avanscoperta prima del blitz, per dei clienti. Addosso aveva 20 grammi di droga tra hashish e cocaina suddivisi in più dosi. Lo straniero è stato portato in carcere a Bergamo e nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di convalida. Rintracciato infine un 50enne italiano destinatario da un ordine di carcerazione per reati contro la persona, anche lui è finito in prigione.
Blitz Arrestato in flagranza di reato un pusher che ha scambiato i militari per clienti