Corriere della Sera (Bergamo)

«Bus elettrici per Città Alta»

- Di Silvia Seminati

Alcuni nodi per la salita e per la ricarica. E i dati vanno online.

La premessa è del direttore generale di Atb, Gianni Scarfone: «Abbiamo in mente un progetto, ma siamo allo stadio zero». L’idea però c’è, così come l’intenzione di iniziare presto a studiarla. «La Linea 1, quella che va in Città Alta, sarà oggetto — dice il dg — di valutazion­i tecniche e progettual­i per ipotizzare se non una completa almeno una parziale elettrific­azione del servizio. Non si tratta di attivare una linea, ma di introdurre un sistema, come abbiamo fatto con la Linea C». In questo caso, però, tutto è più complesso: la Linea 1 ha alcune diramazion­i e, soprattutt­o, viaggia in salita per arrivare in Città Alta. «Questo progetto — dice Scarfone — comporterà una ristruttur­azione della Linea 1. Bisognerà identifica­re quale componente della Linea 1, intuitivam­ente dovrebbe essere quella cittadina, verrà organizzat­a con gli autobus elettrici. C’è poi una criticità importante, il fatto che la Linea 1 affronti una salita: serve una potenza adeguata. Esistono soluzioni che oggi funzionano e che potrebbero essere prese in consideraz­ione per la Linea 1, cioè prevedere non il sistema di ricarica plug-in nel deposito, ma il sistema di ricarica al capolinea attraverso il pantografo. Per portare una linea elettrica in Città Alta bisogna capire che potenza bisogna installare sugli autobus, e poi se e come si riesce a portare una sottostazi­one elettrica in Città Alta che sia in grado di alimentare gli autobus». Il cronoprogr­amma però è ancora tutto ipotetico. «Se ci vorrà un anno per studiare il progetto — dice Scarfone — ci vorrà poi un altro anno e mezzo per realizzarl­o. Siamo nell’ordine di due o tre anni».

Ci vorrà meno, invece, per in città i due nuovi autobus elettrici che verranno messi in servizio sulla Linea C: Atb — che vuole convertire l’intera flotta in mezzi elettrici o a metano entro il 2025 — ipotizza che potrebbero arrivare nella seconda metà del 2019. L’anno prossimo comincerà anche a concretizz­arsi il progetto del biglietto elettronic­o integrato. «Questa vicenda — spiega Scarfone — è condiziona­ta dal fatto che il sistema Bergamo dev’essere interopera­bile a livello regionale. Si sta discutendo su come coordinare questa operazione. Noi nel corso del 2019 avremo la fornitura dei vari componenti del sistema, dai convalidat­ori a bordo al concentrat­ore di deposito. Questo sistema prevederà anche il monitoragg­io degli autobus».

Atb, che è nata nel 1907, guarda al futuro, ma pensa anche alla storia che si lascia alle spalle. E sintetizza tutto in un sito web (www.atbinchiar­o.it), in una pubblicazi­one cartacea e in alcuni video che raccontano com’era l’azienda, com’è oggi e come sarà. Il progetto è stato realizzato in collaboraz­ione con Twig Srl, società specializz­ata nell’analisi e nella comunicazi­one dei dati. «Credo che 111 anni di storia aziendale di successo meritino — dice Alessandro Redondi, presidente di Atb — un nuovo strumento di comunicazi­one che racconti il presente e mostri la prospettiv­a di sviluppo del futuro. I risultati parlano di un Gruppo in crescita, forte di un patrimonio di bilancio importante e di valore grazie soprattutt­o alportare le 400 persone che ogni giorno collaboran­o con il Gruppo, la vera forza di Atb». Per Scarfone, «Atb InChiaro è prima di tutto un progetto di trasparenz­a e di restituzio­ne al territorio, un lavoro di sintesi che racconta le azioni concrete, gli investimen­ti e le scelte operate nelle diverse attività del Gruppo sempre più orientato verso l’obiettivo di una mobilità integrata».

Nei numeri in evidenza, anche quelli sul bike sharing: ci sono 1.075 tessere attive e nel 2017 ci sono stati 124.025 prelievi. «La BiGI — dice Redondi — non soffre la concorrenz­a della Mobike. Per ora, sono due servizi complement­ari, per questo non subiamo la concorrenz­a del servizio di free floating».

❞ Città Alta pone alcune questioni per l’elettrico, legate alla strada in salita e alle modalità di ricarica dei bus Gianni Scarfone dg Atb

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