Pirovano attacca: «Le zone 30 senza cartelli»
L’ex sindaco leghista attacca la giunta di Caravaggio sulla nuova zona 30: «In molte vie non ci sono i cartelli previsti dalla legge». Ma il primo cittadino Claudio Bolandrini replica: «Le strade saranno più sicure».
Continua la polemica a Caravaggio sulla zona 30, il limite di velocità istituito su tutte le direttrici che portano al centro storico e sul viale del Santuario del Fonte ( foto). L’ex presidente della Provincia ed ex sindaco Ettore Pirovano, Lega, segnala che i cartelli con il nuovo limite non sono stati posizionati in tutte le strade e sfida con una lettera il sindaco Claudio Bolandrini a trovare dove sono i «buchi». «Si è creato un anacoluto viabilistico — dice Pirovano — entrando a Caravaggio da qualsiasi direzione si possono facilmente identificare molte zone assolutamente sprovviste di segnaletica, sia orizzontale che verticale. E si può girare per la città senza aver cognizione del limite. Queste carenze potrebbero causare, in presenza di incidenti, contenziosi civili e penali. Meglio sospendere tutto in attesa dell’adeguamento della segnaletica».
Una provocazione che però Bolandrini rimanda al mittente: «Anche la Lega aveva nel programma l’istituzione di zone 30. Invece di fare polemica ora sarebbe stato meglio ci fosse stato un apporto più costruttivo con contributi durante gli incontri pubblici che abbiamo fatto. Il progetto è in corso di realizzazione e l’obiettivo non è bastonare i cittadini con le multe, le contravvenzioni sono in calo, ma avere una Caravaggio più vivibile e sicura per tutti. Gli uffici puntualizzeranno a Pirovano la parte tecnica ma premetto che su via Masano e via Fornovo, strade finora senza cartelli del 30 all’ora, sono iniziati i lavori per realizzare i varchi per ridurre la velocità».