La Curia valuta la riapertura della piscina
Dopo la chiusura ad agosto, sembrava che non ci fosse futuro per la piscina del Seminario. Invece la Curia sta vagliando alcune proposte che potrebbero portare alla riapertura dell’impianto di Città Alta.
Più che nero, sembrava non ci fosse proprio più un futuro per la piscina del Seminario. La chiusura, lo scorso agosto, a seguito della scadenza del contratto ventennale con l’associazione dilettantistica Nuoto Bergamo Alta, pareva non offrire spazi di manovra per l’eventuale subentro di un nuovo gestore. Ma l’orizzonte per l’impianto sportivo che ha 50 anni di vita e ha sempre costituito un punto di riferimento si sta facendo più chiaro. Sul tavolo della Curia (la proprietà è del Seminario) sono arrivate alcune proposte, attualmente al vaglio dei competenti uffici diocesani, che potrebbero portare ad una prossima apertura. Il condizionale è d’obbligo, sono in corso tutte le valutazioni del caso, ma il fatto stesso che siano state inoltrate delle offerte è indice di un interesse reale per la piscina, proprio in chiave cittadina. Tanto più che, nelle scorse settimane, era stata promossa a sostegno della riapertura una raccolta firme. Tutti elementi che hanno contribuito ad attenzionare la vicenda in chiave civica, determinando anche un interessamento da parte di Palafrizzoni. Stralciato l’utilizzo scolastico a servizio del Seminario (che si esaurirà nel prossimo triennio), le piscine andranno a legare la loro sopravvivenza in un prossimo futuro esclusivamente con l’apertura al pubblico. Altra questione è l’investimento di circa 300 mila euro per il rimessaggio dell’impianto ormai obsoleto. Il Seminario ha dichiarato di non poter provvedere, ma le vie di possibili accordi, in cui inserire anche gli oneri del necessario investimento, sono infinite. (d.t.)