«Platano malato di cancro Va abbattuto»
Su uno dei simboli di Casirate il verdetto dell’Ersaf: cancro colorato, importato dagli Usa nel 1944
Brutte notizie per il platano simbolo di Casirate. Il grande albero, che ha 200 anni, è alto 24 metri ed è nella lista delle piante monumentali, è ammalato di «cancro colorato». Il verdetto è arrivato ieri e non lascia scampo alla pianta centenaria: dovrà essere abbattuta.
Con la sua chioma è stato il simbolo di Casirate per generazioni ma ora il grande platano dovrà essere abbattuto. Piantato più di 200 anni fa a ridosso del cimitero, verso Arzago, l’albero che dal 2002 è stato inserito dal ministero nella lista delle piante monumentali è ammalato di «cancro colorato». Il verdetto è arrivato ieri dall’Ersaf, Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste, insieme alla relazione degli agronomi. Un parere che non lascia scampo alla pianta centenaria: dovrà essere abbattuta. Che qualcosa non andasse se n’erano accorti in tanti durante l’estate, quando una parte della chioma era appassita. I controlli chiesti dal comune e poi il prelevamento di alcuni campioni, lo scorso 5 settembre, hanno mostrato che la pianta era stata aggredita da Ceratocystis fimbriata, un fungo particolarmente aggressivo che porta alla morte dell’albero. Un parassita arrivato in Italia nel 1944 dagli Stati Uniti a seguito delle truppe alleate con casse di legno infette, usate per i proiettili.
«È una notizia molto triste — spiega il sindaco Mauro Faccà —. Quel platano per tutti i casiratesi è come un familiare. Non c’è nessuno in paese che non abbia provato ad abbracciarlo per vedere quanto il tronco fosse grande». L’ultima misurazione effettuata dall’Ersaf calcolava in 5,7 metri la circonferenza e in 24 metri l’altezza. «L’esito delle analisi — continua il primo cittadino — non lascia altra possibilità che l’abbattimento, secondo le procedure fissate per legge per evitare che si propaghi l’infezione». «Purtroppo il cancro colorato non ha rimedio — chiarisce Stefano Cerea, del direttivo nazionale dell’Associazione italiana tecnici del verde —. La contagiosità della malattia poi obbliga a un abbattimento controllato con teli per evitare la diffusione delle spore del fungo. Il platano però sparirà dal nostro paesaggio. In Francia è stata creata una varietà di platano chiamato Vallis clausa che è resistente e viene utilizzato per sostituire gli alberi malati».