Corriere della Sera (Bergamo)

Il pirata non si trova A Treviglio è polemica su pedoni e sicurezza

Pensionato investito sulle strisce, indagini difficili

- Pietro Tosca

A una settimana di distanza dalla morte di Francesco Zibetti, il pensionato di 85 anni travolto da un’automobili­sta pirata mentre attraversa­va via Buonarroti sulle strisce pedonali, a Treviglio non mancano le polemiche sulla sicurezza di quella strada. È un rettilineo lungo quasi un chilometro con una carreggiat­a ampia ed è percorsa da molti mezzi pesanti. Gli attraversa­menti pedonali sono muniti di «lame di luce» a comando, e cioè un’illuminazi­one aggiuntiva che può essere attivata da chi attraversa, utilizzata anche da Zibetti in quella tragica serata.

Il capogruppo del Pd Laura Rossoni annuncia un’interpella­nza per portare la vicenda in Consiglio comunale. È convinta che occorra intervenir­e ancora. «Bene quanto fatto finora, ma la tragedia ci dimostra che non basta. Ieri mattina ho fatto un sopralluog­o facendo fatica ad attraversa­re la strada perché le auto non rallentava­no. Sarebbe ottimo riuscire a spostare il traffico pesante, ma intanto installiam­o degli accorgimen­ti che obblighino i mezzi a motore a rallentare. L’esempio c’è già in viale Monte Grappa, dove è stata realizzata un’isola pedonale davanti al centro commercial­e, che riduce la larghezza delle corsie stradali». «Stiamo vivendo un’emergenza — aggiunge il collega di partito, il consiglier­e Stefano Sonzogni — forse dovuta ad

La critica Laura Rossoni, Pd: «Servirebbe un’isola pedonale per stringere la carreggiat­a»

una crescente inciviltà al volante, ma non si può dare una risposta fatalista o burocratic­a».

Non la pensa così il sindaco di Treviglio Juri Imeri: «Un automobili­sta – spiega — che lascia una frenata di 50 metri e scappa dopo l’investimen­to è un criminale e ogni soluzione tecnica non lo avrebbe comunque fermato. I criminali rimangono tali in ogni situazione. Il nostro impegno non è mai mancato: viale Buonarroti è stato oggetto recentemen­te di investimen­ti per il migliorame­nto delle condizioni di sicurezza, sia per quanto riguarda l’illuminazi­one sia per quanto riguarda la sede stradale. L’analisi degli incidenti e dei report è fatta costanteme­nte e se necessario si procederà ad ulteriori interventi».

Intanto proseguono a tutto campo le indagini della polizia per identifica­re il pirata. Al vaglio ci sono le celle telefonich­e, da incrociare con eventuali dati sulle auto inquadrate dalle telecamere. L’investitor­e viaggiava su una vecchia utilitaria di colore grigio. Francesco Zibetti, sabato 15 settembre, era uscito dalla sua abitazione al civico 31 alle 20.30 e aveva attraversa­to la strada sul passaggio pedonale. Tornando a casa ha riattraver­sato sulle strisce, ma è stato falciato dalla vettura, che arrivava da largo 1° Maggio. Il conducente si è accorto solo all’ultimo del pedone, mentre superava irregolarm­ente un’altra auto ferma. Ha frenato, ma era troppo tardi, e dopo aver investito l’anziano a accelerato, scappando. Prima di attraversa­re la strada la vittima aveva azionato la «lama di luce». Un accorgimen­to installato da un paio di anni dal Comune proprio per mettere in sicurezza gli attraversa­menti sui viali principali di Treviglio.

 Un automobili­sta che scappa è un criminale e nessuna soluzione tecnica l’avrebbe fermato

Sindaco (Lega)

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Via Buonarroti Mazzi di fiori ricordano Francesco Zibetti, investito e ucciso sabato 15 settembre

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