Il dg Ghilardi lascia dopo 17 anni Al suo posto Pecis
Cambio della guardia al vertice della Bcc Bergamasca e Orobica. Mario Ghilardi dopo 17 anni passa la mano, lasciando il posto di direttore generale ad Alberto Pecis: «Nessun consiglio al mio successore, non ne ha bisogno».
Ammette di essere troppo vecchio sia per fare l’allenatore (ma ha il patentino e si è seduto su diverse panchine fino alla Prima Categoria) che il bancario. «Banca e calcio sono state le grandi passioni della mia vita. Alle riunioni vedo ormai troppe teste bianche e il ricambio generazionale, anche negli ambienti bancari, è necessario». A 68 anni, di cui 44 trascorsi in banca, prima alla Banca Provinciale Lombarda e poi alla Popolare di Cremona e gli ultimi 17 come dg della Bcc Bergamasca e Orobica, Marino Ghilardi passa la mano. Mercoledì sera il cda dell’istituto, presieduto da Gualtiero Baresi, ha ratificato il cambio al vertice dove arriva dal 1° ottobre Alberto Pecis, 41 anni, già nell’organico della Bcc dal 1997 come risk manager, dopo un’esperienza decennale al Credito Italiano. «Ho avuto molto dai colleghi e da tutti i consiglieri — afferma Ghilardi —. Lascio una banca in salute e che, dopo la fusione, ha attivato importanti sinergie». Gli ultimi anni, ammette «sono stati i più duri per le difficoltà del settore, ma le soddisfazioni non sono mancate. Nell’ambito del credito cooperativo si dà, appunto, credito e fiducia alle persone. Contano i rapporti e non solo i numeri in un rapporto in cui la fiducia è un valore inestimabile. Credo che questa sia la più bella cornice che possa mettere a oltre 40 anni di vita in banca». Inconfondibile nell’allure risorgimentale che gli conferiscono chioma e barba bianchissi-me, Ghilardi non dà consigli al suo successore: «Non ne ha bisogno, saprà farsi valere».