Provincia, il Pd pensa a un candidato L’apertura di Ferla
«Scegliendomi, i partiti fanno un passo indietro». Interviene Gori: una novità
«Scegliendomi i partiti che mi sostengono hanno fatto un passo indietro»: parola di Fabio Ferla, candidato alla presidenza della Provincia dopo il via libera di Lega e Forza Italia. Sarà sostenuto anche dalla lista civica che fa riferimento al Pd? Lui parla di «dialogo con gli amministratori». «Accettando la candidatura ho ribadito che mi ritengo libero di chiedere il sostegno di tutti». «Un fatto nuovo le parole di Ferla — è intervenuto ieri il sindaco di Bergamo Giorgio Gori —. Nei fatti apre al Pd e ai civici di centrosinistra. Bisogna capire se ci credono anche la Lega e Forza Italia». Nel Pd, però, resta in piedi l’ipotesi di un altro candidato, Claudio Bolandrini.
«La sfida è alta, proviamo a raccoglierla insieme». Fabio Ferla, candidato civico alla presidenza Provincia per Forza Italia e Lega, tende la mano al centrosinistra. A meno di un mese dal voto, i giochi sono aperti. Ieri la mossa di Ferla, che dopo aver ricevuto venerdì l’imprimatur dal centrodestra, prova a ricomporre sul suo nome l’intero arco politico in nome di una candidatura istituzionale. Una mossa in qualche modo attesa. «Mi hanno definito “uomo del dialogo” ed oggi ho avviato una serie di incontri con diversi amministratori — spiega —. Abbiamo discusso delle priorità del nostro territorio. Sono convinto che servano passione e impegno che possono provenire dall’esperienza di tutti i nostri amministratori. Vorrei iniziare coinvolgendo gli eletti dei gruppi presenti ora in Consiglio provinciale. Chiedo a tutte le forze politiche di mettere a disposizione le migliori energie».
Un appello al centrosinistra che sembrerebbe stonare, vista l’alleanza tra Lega e Forza Italia che si è rinsaldata proprio partendo da una chiusura al Pd. «Scegliendomi i partiti che mi sostengono hanno fatto un passo indietro — precisa il sindaco di Calvenzano —. Forza Italia aveva messo sul
❞ Accettando la candidatura ho ribadito a Lega e Forza Italia che mi ritengo libero di chiedere il sostegno di tutti. L’investitura è stata proprio sul mio civismo. Per me la Provincia è l’istituzione dei Comuni Fabio Ferla Sindaco di Calvenzano
piatto tre nomi, due iscritti e il mio che sono civico. D’accordo, con la Lega si è deciso di puntare su di me che non ho tessera. Accettando la candidatura ho ribadito loro che mi ritengo libero di chiedere il sostegno di tutti. L’investitura è stata proprio sul mio civismo. Io vedo la Provincia come l’istituzione dei comuni, la politica conta poco mentre occorre saper amministrare. Non invento nulla di nuovo, era la visione di chi ha governato in questi anni».
Il segretario provinciale del Pd Gabriele Riva si dice intecivici ressato «un’apertura vera», ma è il sindaco di Bergamo Giorgio Gori il primo a muoversi: «Le dichiarazioni di Ferla mi sembrano un fatto nuovo, dice cose oggettivamente diverse da quelle dei due partiti che al momento lo sostengono e nei fatti apre al Pd e ai di centrosinistra per uno spazio nella futura maggioranza che governerà la Provincia. Bisogna capire se queste cose sono vere anche per la Lega e Forza Italia. Su queste basi penso che noi possiamo ragionarci e cambiare rotta». Un accordo trasversale che però per il sindaco di Bergamo dovrebbe nascere necessariamente da un punto di partenza chiaro: «La pari dignità delle forze coinvolte in una futura maggioranza, il Pd non può entrare di certo dalla porta di servizio».
L’apertura di Ferla intanto ha tenuto banco ieri sera alla Casa del Giovane di Bergamo, dove il Pd ha riunito i suoi amministratori per discutere delle elezioni provinciali. Se fino a un paio di settimane fa l’appoggio a Gianfranco Gafforelli, sindaco di Calcinate che si è autocandidato, sembrava l’ipotesi preferita dai dem, ora prende quota anche un partito pro Ferla. Sul tavolo anche una terza opzione: correre in solitaria con un proprio uomo. In quest’ultimo caso il nome più quotato rimane quello del sindaco di Caravaggio Claudio Bolandrini, centrosinistra, ma anche lui senza tessera di partito, proprio come Ferla.
L’altro nome I democratici potrebbero scegliere la corsa solitaria con Claudio Bolandrini