E aumentano le ore per la formazione dei dipendenti
Giù emissioni ed energia Le scelte di RadiciGroup
RadiciGroup, al contrario dell’Atalanta, che si trova alle prese con una classifica deficitaria e polemiche arbitrali, sorride e vorrebbe farlo di più. Al centro Bortolotti di Zingonia, casa dei nerazzurri di cui l’azienda di Gandino è main sponsor e con i quali condivide un legame con il territorio d’origine, nonostante oramai la valenza internazionale del marchio, è stato presentato il bilancio di sostenibilità 2017 che certifica un miglioramento costante, in pratica, di tutti i parametri «green». Anche se, parole del presidente Angelo Radici, «ci piacerebbe continuare a progredire, ma non è semplice perché occorrono ingenti investimenti. Ci sforzeremo, perché l’ambiente va preservato, il cambiamento climatico è sotto gli occhi di tutti e serve uno sforzo comune».
La corposa relazione, a cui hanno lavorato 70 persone, riporta dati e grafici sull’impegno verde del gruppo. Come il 40,3% di energia e proveniente da fonti rinnovabili. O la diminuzione del suo utilizzo (come quello dell’acqua) per ottenere gli stessi prodotti e, quindi, una riduzione di emissioni di gas ad effetto serra: -10,8% negli ultimi tre anni, -74.7% dal 2010 per quanto riguarda quelle dirette.
Oltre agli aspetti produttivi, si ragiona molto sull’essere green «indirettamente». Come, ad esempio, utilizzando una logistica che sfrutti maggiormente, per i trasferimenti dei materiali, treni e non camion; o puntando su un miglior riciclo dei rifiuti; o, ancora, collaborando con istituti di ricerca per capire meglio i meccanismi di rilascio della microplastica derivante dalle fibre sintetiche, dopo il lavaggio in lavatrice.
Non solo ambiente. Il bilancio analizza anche il beavuto nessere degli oltre tremila dipendenti del gruppo. «Si possono avere tutti i macchinari più all’avanguardia di questo mondo, ma senza persone motivate e che ricevono costantemente un’adeguata formazione, un’azienda non può avere futuro», il commento di Angelo Radici, che rilancia: «Abbiamo anche bisogno di svecchiarci, perché per alcuni processi manuali è importante la presenza dei giovani. Con la legge Fornero il processo di ha uno stop, adesso speriamo che il nuovo governo sblocchi la situazione».
In attesa del prossimo futuro impiegatizio, nel report viene evidenziato la diminuzione del numero di infortuni e di giorni persi per malattia: le giornate perse di lavoro sono passate dalle 3.048 del 2015 alle 1.364 del 2017, nonostante l’aumento dei dipendenti che sono passati da 2.967 a 3.053 nello stesso periodo. Il benessere fisico va a pari passo, stando al bilancio, con quello della formazione, sia tecnica che in materia di sicurezza: le ore dedicate allo studio hanno visto un incremento pro capite dalle 17 del 2015 alle 21 dell’anno scorso.
Angelo Radici «Per migliorare la sostenibilità servono continui investimenti, ci sforzeremo»
I numeri La quota delle energie rinnovabili utilizzata per la produzione è di oltre il 40 per cento