Una balera anni ‘50 sul palco del Pim Off
Il ballo come metafora di un sogno in cui si può scivolare, calzando le scarpe giuste, per proiettarsi nel cinema di Visconti, Fellini, De Sica, Risi. Ecco «Io vorrei che questo ballo non finisse mai» del coreografo Riccardo Buscarini (qui anche regista, interprete e autore dei testi), atteso domani alle 20.30, in apertura di stagione, al Pim Off di via Selvanesco 75 per l’occasione trasformato in sala da ballo anni Cinquanta, dove il pubblico sarà invitato a partecipare alla danza (biglietti 10€, è consigliata la prenotazione allo 02.54102612). Prodotto da Teatro Gioco Vita, lo spettacolo avvolge lo spettatore fondendo immagini, suoni, parole e ballo su musiche di Nino Rota e Rosemary Clooney (l’eclettica zia cantante del divo George) con la partecipazione della cabarettista Sabrina Fontanella e dell’artista di burlesque Vincenzo Verdesca. Piacentino, 33 anni, Buscarini si è formato alla London Contemporary Dance School ed è stato candidato, come autore contemporaneo, alla moscovita Golden Mask Award for Ballet. Appassionato di cinema, al Pim ha già presentato un sofisticato omaggio coreografico ai gialli di Hitchcock. In «Io vorrei che questo ballo non finisse mai», ogni scena è scandita da uno stile diverso, dal tango al twist, dal mambo al valzer.